Cittadella, parla Mattioli: “La trattativa è stata molto rapida. E’ una fantastica opportunità”
MATTIOLI CITTADELLA ARRIVO – Alessandro Mattioli, difensore classe 98′ neo acquisto del Cittadella, ha parlato al Mattino di Padova di come il suo arrivo si sia concretizzato. Queste le sue parole: “La trattativa è nata rapidamente. Io ho saputo che era avviata soltanto giovedì scorso: mi ha chiamato il mio procuratore e mi ha detto di farmi trovare in un […]
MATTIOLI CITTADELLA ARRIVO – Alessandro Mattioli, difensore classe 98′ neo acquisto del Cittadella, ha parlato al Mattino di Padova di come il suo arrivo si sia concretizzato.
Queste le sue parole:
“La trattativa è nata rapidamente. Io ho saputo che era avviata soltanto giovedì scorso: mi ha chiamato il mio procuratore e mi ha detto di farmi trovare in un posto a Reggio Emilia, senza aggiungere altro, e di salire in macchina con lui. Io gli ho chiesto se almeno poteva farmi sapere dove stavamo andando e lui me l’ha spiegato durante il viaggio. Appena mi ha detto che c’era questa possibilità non ci ho pensato un secondo. È un’opportunità davvero molto grossa per me. Sapevo che il mio procuratore stava lavorando per me, dopo che mi ero svincolato dal Modena, ma lui è molto riservato e mi ha detto tutto solo quando aveva in mano qualcosa di concreto, anche perché lo sapete com’è il calciomercato e quanto spesso sia basato su chiacchiere. Ecco perché ha deciso di raccontarmi tutto alla fine. Già da qualche anno stavo
cercando di fare il salto in questa categoria. La piazza la conosco per averla seguita: i risultati parlano per il Cittadella e non sono frutto del caso. Si sa che in questa società si lavora bene. Per un giovane è la
scelta ottimale, mi darà la possibilità di giocare le mie carte. Uscito dalla Primavera dell’Inter avevo giocato solo in Serie C, ma credo che all’epoca non fossi ancora pronto per questo tipo di salto. Ora mi sento cresciuto e voglio continuare a migliorare seguendo le indicazioni che mi saranno date. Da piccolino sono cresciuto in fretta e per questo venivo schierato lì dietro, dove l’altezza mi consentiva di cavarmela
agevolmente. Poi giunto alla Primavera nerazzurra mi sono dovuto adattare e mi hanno ritagliato questo ruolo, che ho imparato negli anni. Credo di avere ancora margini di miglioramento, e tutto sommato
giocare in fascia mi piace di più perché mi consente di propormi in avanti, anche nella metà campo avversaria, mentre da centrale ero più “blindato”. Conosco bene Baldini, per averci giocato assieme proprio nella Primavera dell’Inter, e Pavan, che è stato mio compagno al Renate. Non vedo l’ora di iniziare gli allenamenti”.