Meluso a PSB: “Spezia? Dissi al club che dovevo decidere io e non l’algoritmo. Ho avuto ragione”
Meluso parla dello Spezia
Mauro Meluso, intervenuto a B-Talk – Il Salotto Cadetto, in onda su Pianeta Serie B, ha parlato anche della sua avventura allo Spezia. Di seguito le sue parole.
“Lo Spezia aveva vinto il campionato di B con Italiano allenatore e poi arrivai io. A gennaio della stagione allo Spezia arrivò la proprietà americana dei Platek nominando un certo Tella, Nishant Tella, fu nominato amministratore delegato ma col calcio non c’entrava niente. Ma non lo dico perché ho acredine nei suoi riguardi ma perché del calcio non aveva idea di cosa fosse.
Anni fa ricordo che da calciatore esordii con la Lazio e mio padre venne a vedermi pur non sapendo cosa fosse un calcio d’angolo. Ecco Nishant Tella poteva essere un po’ il Salvatore Meluso della situazione. Io ho avuto delle grandi difficoltà: a fine anno la proprietà, attraverso Tella, mi disse che volevano lavorare con l’algoritmo. Io, assieme a Melissano che era il mio braccio destro, decidemmo che l’algoritmo poteva servire per fare una scrematura. Non sono un retrogrado ma anzi aperto all’innovazione e all’evoluzione della tecnologia anche applicata al calcio, non sono un conservatore. Dissi: “Va bene l’algoritmo per scremare ma le scelte le faccio io, se non vi sta bene prendetene un altro”. E fecero così: i risultati probabilmente mi hanno dato ragione: dopo un anno sono retrocessi e l’anno scorso hanno rischiato la Serie C. Non lo dico con acredine ma racconto la realtà dei fatti”.