Cesena, Mignani: “Le esperienze passate mi hanno cresciuto. Partiamo dal lavoro di Toscano”
Le parole del tecnico bianconero
Il tecnico del Cesena, Michele Mignani, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole:
LA SERIE B – “Nel nostro lavoro la tranquillità non esiste, sono pronto a battagliare ancora”
IL DOLORE PIÙ GRANDE A BARI – “Bella domanda…Dico l’esonero, intempestivo. La squadra era stata costruita negli ultimi giorni di mercato ed ci serviva tempo, c’erano stati due turni infrasettimanali che avevano rallentato il lavoro e comunque in 9 partite avevamo perso solo con il Parma che poi ha dominato il torneo”.
PALERMO – “Quando sono arrivato, c’era una squadra in grande difficoltà e qualcosa di buono credo sia stato fatto, eliminando la Sampdoria e andando in semifinale con il Venezia: l’andata ce la siamo giocata alla pari, ma abbiamo preso gol e non avevamo la forza per fare l’impresa al ritorno. Il Venezia ha poi dimostrato in finale di meritare la Serie A”
CESENA – “Questa è una piazza diversa, un allenatore intelligente si deve adattare all’ambiente in cui arriva. E io sarò diverso perché sono reduce da due esperienze che mi hanno fatto crescere molto”.
L’OBIETTIVO – “Mi piacerebbe recitare quel ruolo: il mio obiettivo è essere la mina vagante del campionato”.
CONTINUITÀ AL LAVORO DI TOSCANO – “Giusto ripartire da quel lavoro. Perché la squadra sa giocare con quelle certezze tattiche, e perché la B mi ha insegnato che giocare con la difesa a 3 ti mette più a tuo agio, è l’ideale per fronteggiare la proposta di gioco di tante squadre. Invece di partire in un modo e poi cambiare, come hanno fatto in tanti l’anno scorso, è meglio partire subito così: 3-4-2-1 o 3-5-2”.
L’ENTUSIASMO DEI TIFOSI – “Va cavalcato assolutamente, perché è un entusiasmo sano e genuino, molto equilibrato”.
I GIOVANI DEL VIVAIO – “Se l’anno scorso la squadra così ha vinto in Serie C, vuol dire che i giocatori sono pronti. L’idea è quella, devono dimostrarsi loro all’altezza, ce lo aspettiamo e ci crediamo”.
DIBATTITO SUI GIOVANI ITALIANI – “Cesena ha dimostrato che si può lavorare così perché ha un territorio che aiuta. La Romagna fa crescere i ragazzi con grande attaccamento alla maglia, la loro aspirazione è quella di giocare nel Cesena e non altrove”.
LA PIAZZA – “C’è una cultura calcistica molto importante, che ha visto la A e ha apprezzato determinati valori”.
IL MERCATO – “Per quanto fatto finora sono soddisfatto, però manca qualcosa”.
UNA PUNTA E…MAITA – “In attacco e basta. È arrivato Bastoni e siamo a posto così”.
LA PROSSIMA SERIE B – “Le soprese ci sono sempre. Però Sassuolo, Palermo e Cremonese al momento mi sembrano davanti a tutti, poi dico Frosinone che ha preso un ottimo allenatore come Vivarini. E infine ci metto la Sampdoria”.
RADICE, BERSELLINI, BAGNOLI, BIGON, LIPPI: I PREDECESSORI SULLA PANCHINA DEL CESENA – “È una cosa che trasmette grandi motivazioni anche a me. Non so se un giorno arriverò anche io a quei livelli, ma di sicuro fare un gran campionato a Cesena vale quanto uno scudetto”.