Genoa, Milito: “Ora mi aspetto un Grifone che torni a giocare le coppe. Gilardino? Mi ha impressionato”
Diego Milito racconta il Genoa e la stagione dal suo punto di vista
Una squadra rimasta nel cuore, anche ad un campione del calibro di Diego Milito. Per il Principe, il Genoa è più di una semplice squadra, è un pezzo della sua avventura, è il club che di fatto gli ha aperto le porte dell’Europa più importante, quella vinta con la maglia dell’Inter. Intervistato dal Secolo XIX, Milito ha raccontato le sue emozioni riguardo alla promozione del Grifone e ha parlato anche di Gilardino.
Ecco le parole di Milito:
“L’emozione della promozione la conosco bene perchè l’ho vissuta proprio lì a Genova. Ho seguito la squadra tutto l’anno, so bene quando la Serie B sia dura, me la ricordo bene. Era importante risalire subito, tornare in Serie A è fondamentale, sono felicissimo che il Genoa ci sia riuscito, e al primo colpo. Ho mandato un messaggio a Criscito e al prof. Pilati per complimentarmi dell’impresa che hanno compiuto. Mimmo l’ho visto crescere come uomo e come calciatore. So quanto ama il Genoa, è la cosa migliore che gli potesse capitare. Chiudere nel suo stadio, salutare i propri tifosi in questo modo, con il gol nell’ultimo pallone toccato di tutta la carriera è qualcosa che non capita spesso. Gilardino? Devo ammetterlo, mi ha impressionato. É molto interessato a tutto quello che riguarda la tattica, la tecnica e il calcio in generale. Mi aveva parlato del suo desiderio di andare in Argentina per conoscere metodologie di allenamento diverse e vedere sedute di allenamento di squadre locali. Ha voglia di imparare, ha colto al volo la possibilità e ha raggiunto un traguardo che lo inserisce di diritto nella storia del Genoa. Per me questa squadra è speciale, sono stato accolto alla grande e ho vissuto anni speciali. É la squadra che mi ha permesso di arrivare in Europa dall’Argentina, e quella che mi ha consacrato ad alti livelli. Ricordi belli sono tanti. Il primo è la promozione in Serie A poi cancellata. Ma dopo tre anni sono tornato a chiudere un cerchio. Un anno bellissimo con la qualificazione in Europa League. E soprattutto i due derby vinti con quattro gol segnati. Questa promozione è un traguardo di squadra, di un gruppo compatto e coeso. E ovviamente merito a chi ha tanta esperienza. Adesso mi aspetto un Genoa che cresca in Serie A e torni a giocare le coppe come nei nostri anni belli”.