Brescia, Moreo: “Mister Clotet propone un calcio offensivo. Caracciolo? Mi fa piacere il paragone con lui”
MOREO BRESCIA – Stefano Moreo, attaccante del Brescia, ha parlato al margine del premio “Rondinella d’oro”. Ecco le sue parole, riportate da bresciaingol.com: Che effetto fa ricevere questo premio, dopo solo un anno al Brescia? «È una grande soddisfazione, perché è un premio molto prestigioso qui in città. Ho visto che l’hanno vinto tanti campioni […]
MOREO BRESCIA – Stefano Moreo, attaccante del Brescia, ha parlato al margine del premio “Rondinella d’oro”. Ecco le sue parole, riportate da bresciaingol.com:
Che effetto fa ricevere questo premio, dopo solo un anno al Brescia?
«È una grande soddisfazione, perché è un premio molto prestigioso qui in città. Ho visto che l’hanno vinto tanti campioni in passato, vincerlo dopo solo un anno è gratificante».
Sei un po’ l’uomo del momento in casa Brescia. Quali sono i tuoi obiettivi personali e di squadra per questa stagione?
«Sicuramente cercare di migliorare quanto fatto l’anno scorso, poi come sempre cercare di dare di più per la squadra, come ho fatto l’anno scorso e come sto facendo quest’anno. Il mister apprezza ciò che faccio e mi da la possibilità di farlo».
Quanto ti mancava il gol?
«Se uno non fa gol rischia di cadere in cose brutte, quindi meglio averlo ritrovato subito, e soprattutto che sia stato un gol buono per la vittoria».
Come ti trovi in questo ruolo? Speri di tornare in una posizione più centrale?
«Credo sia un ruolo in cui mi trovo bene, perché non nasco prima punta e ho girato un po’ tutti i ruoli, quindi mi so adattare. Sono però comunque un attaccante, quindi quando la palla arriva in zona offensiva cerco di stare vicino alla porta. Poi per come sono fatto, se c’è qualche corsa da fare all’indietro la faccio volentieri».
Qualche settimana la società ha rifiutato un’offerta di quasi tre milioni per te. Immagino che sia stata una grande soddisfazione…
«Assolutamente. Il presidente e la società hanno dimostrato che credono molto in me, perché rifiutare un’offerta così dopo la vicenda che ha colpito il nostro presidente è stata sicuramente una grande cosa. Sono molto contento che tutto il Brescia Calcio creda in me e sono felicissimo di essere rimasto».
Ti sei posto qualche obiettivo numerico come gol? Magari migliorando la cifra dell’anno scorso…
«No, i numeri non li guardo mai. Voglio chiaramente migliorare il numero di gol fatti l’anno scorso, ma anche fare il meglio per la squadra e per gli obiettivi stagionali».
Come hai vissuto i giorni in cui si pensava potessi partire? C’è stata qualche distrazione?
«No, assolutamente nessuna distrazione. Sapevano tutti dell’offerta, il mio agente ha fatto il suo dovere, la società mi ha dimostrato che ero al centro del progetto e sono contento di come sia andata. Ero serenissimo, anche a Como ho dato tutto per questa maglia come ho sempre fatto, senza pensieri negativi».
A stare in alto in classifica vi è venuta un po’ di acquolina?
«È chiaro che quando guardi una classifica così è bello stare davanti a tutti, però siamo ancora all’inizio e ci sono ancora tantissime partite. È forse il campionato più difficile degli ultimi anni, non bisogna mai abbassare la guardia e bisogna sempre cercare di migliorare per affrontare al meglio le partite».
Che tipo di gara vi aspettate contro il Benevento?
«Sicuramente una sfida difficilissima, loro hanno perso settimana scorsa in casa, quindi vorranno venire al Rigamonti per metterci in difficoltà. Noi faremo la nostra partita, cercando di andare a prenderli alti, poi si vedrà».
La mentalità di Clotet è un po’ il bello di questa squadra: non rinunciare mai ad attaccare…
«Il mister ci ha trasmesso questo, il suo modo di giocare è fare un calcio offensivo. Poi è chiaro che qualcosa rischi dietro, ma quello non è un problema, perché abbiamo una difesa che sta lavorando molto bene».
Quali sono i giocatori a cui ti ispiri?
«Quando facevo il trequartista o l’ala, era arrivato al Milan Kakà e il mio idolo era lui. Poi sono cresciuto, ho iniziato a vedere diversi attaccanti ed ora non ne ho uno preciso. Cerco di migliorarmi guardando tutti».
Il tuo gol a Modena ha ricordato un altro stacco di testa vincente sullo stesso campo, ovvero quello di Andrea Caracciolo. C’è un legame con lui?
«Questo paragone me l’han fatto spesso, sin da quando ho iniziato a giocare in serie B. Mi hanno sempre accostato a lui, forse per l’altezza o per il modo di saltare di testa, fa piacere. Vorrei anche qualche suo gol in più (ride, ndr)».