Spezia, Nagy: “Qui mi sento importante. Testa alla salvezza, poi parleremo del mio futuro”
Le parole del centrocampista aquilotto in vista del rush finale
Brivido salvezza.
In casa Spezia si prepara, infatti, al rush finale di campionato ed in palio adesso c’è la salvezza diretta. Smaltita l’amarezza per il pareggio interno arrivato con il Lecco, nonostante la superiorità numerica, la squadra di mister è già proiettata alla prossima sfida in casa del Parma capolista. Restano sei partite per provare a conquistare la permanenza senza passare dai play-out. Adam Nagy, centrocampista degli Aquilotti, è intervenuto ai microfoni di cittadellaspezia.com per parlare del finale di stagione che attende i bianconeri. Ecco le sue parole, riprese dallo stesso portale spezzino:
“Allo Spezia mi sento importante. La vita dei calciatori è questa, dobbiamo essere forti mentalmente. A Pisa sapevo di essere un giocatore forte, un giocatore importante, ma quando le situazioni cambiano e i mister fanno le proprie scelte e trovi meno spazio iniziano a venirti altri pensieri e ti chiedi se invece non sei più un ottimo giocatore. Ho provato a restare forte, mi sono sempre allenato bene e quando è arrivata l’opportunità Spezia ho dato tutto. Cambiare squadra mi ha aiutato molto mentalmente, mi sono subito trovato bene con la squadra e con lo staff. Conoscevo molto bene mister D’Angelo e i suoi uomini, sono molto contento della scelta. Voglio bene ai miei ex compagni al Pisa, sono in prestito allo Spezia e faccio parte di questa squadra, per cui voglio dare il massimo e raggiungere l’obiettivo: salvarci senza fare i playout”.
Sui consigli di Marco Rossi, CT dell’Ungheria ed ex tecnico dello Spezia. “Mister Rossi mi ha raccontato quanto fosse grande questa piazza, con tifosi entusiasti e con una grande passione per questa squadra. Mi ha parlato benissimo della città e della squadra”.
Sul suo ruolo. “Io cerco di dare equilibrio alla squadra. Quando gioco con Salvatore è lui che può creare qualcosa in più, soprattutto dalla trequarti campo in su. Provo a fare quello che mi chiede mister D’Angelo e dare sempre il massimo, il fatto che quando sono partito titolare non abbiamo mai perso di sicuro è un buon segno, dimostra che la squadra sta facendo meglio. Da qualche mese a questa parte abbiamo ritmo da playoff, ma mancano sei partite e ora giochiamo per la vita. Io penso di essere un ottimo ‘muratore’ in campo, mi auguro di fare uno-due gol o qualche assist da qui a fine campionato”.
Su Salvatore Esposito. “Da gennaio abbiamo giocato insieme tante volte, mi trovo alla grande con lui perché mi è sempre servito un calciatore al mio fianco a cui posso dare la palla. È una cosa che magari io non ho e che ha lui, quella visione di gioco, quella pericolosità nel creare occasioni e dare palle importanti agli attaccanti. Io provo a recuperare la palla e poi la passo a lui, è lui che poi la dà in avanti e crea qualcosa”.
Sul pareggio interno con il Lecco. “Un po’ di rammarico c’è, ma non perché abbiamo pareggiato contro l’ultima in classifica. Per come abbiamo giocato, soprattuto nel primo tempo, per aver avuto tante occasioni anche dopo il gol, non può non esserci. Poi non abbiamo fatto il secondo gol e sappiamo come in Serie B gli avversari possano segnare sempre ed è quello che è successo contro il Lecco. Dopo il gol c’è stata un po’ di confusione, abbiamo subito il loro gol arrivato dal nulla. Poi con l’1-1 era comunque tutto aperto ma anche dopo che loro sono rimasti in dieci abbiamo faticato a creare occasioni pericolose per segnare. Ne abbiamo parlato negli spogliatoi, abbiamo visto che il bicchiere fosse mezzo vuoto e non mezzo pieno, ma il mister ci ha detto che dovevamo pensare ad aver guadagnato un punto che alla fine potrà valere tanto”.
Sul prossimo match con il Parma. “Abbiamo voglia di fare punti anche contro di loro, sappiamo che mancano solo sei partite e abbiamo come obiettivo la salvezza diretta, senza fare i playout. Dobbiamo fare più punti possibili, anche se dobbiamo giocare a Parma contro una squadra forte. C’è un motivo se sono primi da inizio campionato, sono una squadra costruita bene, che gioca per vincere il campionato e tutte le partite. Ma noi andremo lì per fare punti, per vincere, poi se anche ne dovessimo prendere uno saremmo contenti e ripartiremmo da lì. Dobbiamo lottare, non è che siccome andiamo a giocare contro il Parma primo dobbiamo presentarci a testa bassa, pensando siano più forti. Il campionato di B è molto equilibrato, può succedere di tutto. Se riusciremo a fare quello che stiamo preparando potremmo fare punti, anche il Parma ha dei punti deboli, seppure meno rispetto a tutte le altre squadre”.
La chiosa finale, sul futuro. “La cosa importante è salvare lo Spezia. Io sono in prestito, prima raggiungiamo l’obiettivo e poi possiamo parlare del resto. Qui mi sto trovando benissimo con i ragazzi, si vede che il club è molto organizzato. Ci sono strutture da Serie A, si sente che è un club che ha fatto tre anni di fila in Serie A e non è un caso. Al centro sportivo abbiamo tutto per fare bene, sono molto contento di aver fatto questa scelta. Per un calciatore è molto importante sentirsi importante e qui mi ci sento”.