Frosinone, Nesta: “Ascoli compagine nuova ma fastidiosa. Vogliamo sfatare il tabù casalingo”
NESTA FROSINONE ASCOLI – Alessandro Nesta, allenatore del Frosinone, ha parlato in sala stampa alla vigilia del match interno contro l’Ascoli, in programma allo “Stadio Benite Stirpe”. Ecco le sue parole diffuse dal sito dei laziali: “Sicuramente abbiamo lavorato per far salire la condizione di quei giocatori che erano un po’ indietro, dei nuovi arrivati […]
NESTA FROSINONE ASCOLI – Alessandro Nesta, allenatore del Frosinone, ha parlato in sala stampa alla vigilia del match interno contro l’Ascoli, in programma allo “Stadio Benite Stirpe”. Ecco le sue parole diffuse dal sito dei laziali:
“Sicuramente abbiamo lavorato per far salire la condizione di quei giocatori che erano un po’ indietro, dei nuovi arrivati e di quelli che rientravano dagli infortuni. Abbiamo compiuto un passo in avanti, adesso bisognerà vedere come riusciremo ad affrontare queste tre partite”.
“Scarso rendimento casalingo? Una bella domanda, che ci poniamo anche noi. Credo che l’obiettivo della prossima partita, oltre a dare continuità ad un risultato positivo come quello di Venezia è proprio questo: è strano che fuori casa vinciamo spesso e in casa non riusciamo più a vincere. Sicuramente il nostro obiettivo è sfatare questo tabù”.
Il punto sul recupero dei vari infortunati: “Baroni sicuramente no, dagli esami diagnostici si potrà valutare l’entità del problema occorsogli al ginocchio ieri durante l’allenamento. Rohden ha preso un colpo sul muscolo nella parte anteriore della gamba e non sappiamo se lo avremo con noi. Tabanelli ha lavorato, ha una struttura fisica importante ed è rimasto a lungo fermo ed anche lui dovrà trovare una continuità di partite. Capuano ha lavorato e lentamente sta riprendendo”.
“L’Ascoli è una squadra abbastanza nuova con tanti stranieri che dovranno ambientarsi. Comunque è una squadra fastidiosa, ha un organico di livello e un budget a disposizione importante. Sarà una partita dura”.
“Crescita contagi? Io credo che la ‘bolla’ sarà molto complicata attuarla in un tempo così lungo. Penso invece che ci stiamo abituando lentamente a questo cliché: agli stadi vuoti, a qualche positivo, ai problemi per i tamponi. Questa dovrà essere la normalità. L’unico obbligo che dobbiamo avere è quello di tenere in vita questo mondo del calcio, ognuno per quello che gli compete. E per tenerlo in vita dobbiamo venire a lavorare, farlo in maniera sana ed attenta. Perché i rischi li corrono tutti e per questo è importante agire in maniera capillare”.
Su una potenziale rotazione degli uomini a disposizione: “Non lo so, abbiamo fatto questo tipo di calcoli lo scorso anno e non sempre abbiamo avuto risultati. Vediamo, chi sta meglio gioca, chi dà segnali migliori magari fa due partite ed alla terza riposa”.
“Sono soddisfatto del mercato, ora come lo scorso anno. Abbiamo una rosa competitiva, questa serie B è più difficile della precedente. Ci sono squadre che hanno speso molto, nonostante le ristrettezze per il Covid”.
“C’è l’incognita della sosta ma noi abbiamo un obiettivo: vincere in casa, una vittoria che ci manca da tanto tempo. E dobbiamo cambiare rotta”.
“Lanciarci in classifica? E’ molto presto. Sicuramente ci farebbe bene la vittoria ma anche se dovessimo vincere non dovremo affatto cullarci”.
“Non si possono fare adesso quelli che rappresentano nel calcio i calcoli finali di una stagione. La squadra, se avrà pazienza, potrà fare un gran campionato come quello passato senza dimenticare chi ha iniziato prima e chi molto dopo. Adesso ogni domenica dà l’impressione di essere l’ultimo esame ma io non lo considerò così. Il campionato lo vedo come un percorso lungo, difficile e nel quale bisogna stare sereni e lavorare. E poi vediamo come finirà”.