Lo show di Di Nunno, il fastidio di Cellino, rebus allenatore per la Ternana: le news del sabato di Serie B
I fatti di giornata
La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura della stagione regolare così come accaduto in questo campionato conclusosi. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.
Serie B, le news di giornata
Lo show di Di Nunno
Paolo Di Nunno, patron del Lecco, è stato ospite di Sportitalia. Vulcanico e senza peli sulla lingua, il suo intervento fiume regala parecchi spunti di riflessione. Di seguito le sue parole.
“Il Foggia ha detto di tutto all’arbitro dopo la gara d’andata, invece poi sono venuti qui e ne hanno prese altre 3. Fossero stati forti ci avrebbero battuto loro 3-1.
Possiamo definirla un presidente vecchio stampo?
Sì, sono anche vecchio però (ride, ndr).
Per l’iscrizione avete commesso qualche errore?
No, solo un piccolo errore perché il prefetto non stava bene e abbiamo avuto un ritardo di un giorno alla prefettura. Io ho fatto tutto quanto era dovuto, dando subito anche la fidejussione. La Lega vede i soldi ed è a posto, poi si sistema tutto.
Non ti volevano ai piani alti? Sei antipatico?
No, non penso sia per antipatia. Forse io do fastidio, darà fastidio a qualcuno vedermi. Qualcuno che ha detto che era un uomo di parola e poi all’ultimo si è rivelato una persona di poco valore. L’unica persona a votarmi contro è stata una sola. Io non ho problemi con nessuno, mi facciano ciò che vogliono. Non ho avuto problemi con Balata, presidente della Lega di Serie B.
Gravina? Ci sono stati un po’ di problemi, anche quando avevo comprato Eusepi dall’Alessandria che era squalificato per doping. Poi avevo chiesto il permesso per i playoff ma mi era stato negato, anche se lui era stato condannato per quanto accaduto in un’altra squadra e in appello dopo che l’avevamo acquistato. Aveva fatto 4 gol in 4 partite e in appello l’hanno ri-condannato.
“Quest’anno la mia era una squadra da retrocessione, invece è andata in B. I presidenti di C raccontano solo putt****e. Per fare un campionato medio ci vogliono dai due ai tre milioni e poi la Serie C non ti dà niente. Ho incassato di più nei play-off dove ho riempito lo stadio. Lecco è una bellissima città però c’è un punto interrogativo: i soldi se li tengono tutti per loro. Tanto c’è lo scemo, io, che è venuto dalla Puglia che li mette. Però adesso sto godendo io e vedremo chi godrà in futuro. In quattro-cinque anni ho preso il Lecco dal fallimento e l’ho portato in in Serie B. Non sono Berlusconi io. Non ho tanti soldi. Ho fatto quello che ho potuto. Eravamo gli sfavoriti quando abbiamo iniziato i play-off. Nessuno pensava al Lecco. In caso ripartenza dalla D avrei lasciato tutto. Se non avessi vinto il ricorso avrei lasciato il calcio. Devo fare i complimenti ai miei due legali, l’avvocato Salvatore De Lorenzi e Zillari. Contro il Foggia abbiamo fatto due ottime partite. L’allenatore Luciano Foschi è confermato. Lo stadio? Per adesso noi giochiamo a Lecco. Come faccio ad andare fino a Padova? I posti nello stadio ci sono. Non li hanno contati”.
“Lecco-Brescia l’anno prossimo? No! Non è regolare. Una squadra che è retrocessa deve retrocedere. Hanno voluto salvare me per escludere la Reggina. Incontrare Cellino? Non viene allo stadio, è sempre a Londra. Lepore rimane. Se non ce la fa, farà tre quarti di partita. Come se la sente. Cedere Buso? Via solo se mettono i soldi. Più me ne danno meglio sto. Io uso i miei soldi, non i soldi delle mie aziende. Quando andavo a comprare un gelato nel mio paese non mi facevano neanche entrare nella gelateria. Ora posso andare lì e comprarmi la gelateria. Questo deve essere un insegnamento per i ragazzi giovani. Non devono mai mollare e devono andare sempre avanti, nonostante le difficoltà. I miei giocatori si trovano bene perché il Lecco non è una società di calcio, è una famiglia. Siamo tutti alla pari”.
Il fastidio di Cellino
Il Brescia, in attesa dell’ufficialità, sarà la squadra riammessa in Serie B dopo l’esclusione della Reggina. questa la prassi con la “vittoria” delle Rondinelle che però dalle parti di Torbole Casaglia è stata presa con una certa insoddisfazione ed anche fastidio.
A sottolinearlo è bresciaingol.com che spiega i motivi dell’insoddisfazione di Cellino. La riammissione del Brescia, infatti, sarà ufficiale solo il 28 luglio quando un nuovo Consiglio Federale deciderà per riammissioni e ripescaggi. Prima però ci saranno da discutere i ricorsi e ciò verrà fatto dal Coni il 20-21 luglio. Il Brescia rivendica proprio queste tempistiche lunghe che nei fatti, oltre ad un calendario con una X e non con la ventesima squadra, darebbero la Serie B a Cellino a poco più di 20 giorni dall’inizio del campionato.
Il Presidente del Brescia chiederà di anticipare il tutto ma le scadenze sono chiare e difficilmente verrà accontentato. Per l’ufficialità, dunque, il Brescia dovrà attendere.
Il rebus allenatore della Ternana
La Ternana è a caccia di un allenatore dopo che Andreazzoli ha comunicato di non voler continuare. Una situazione che in un momento in cui alcune squadre hanno già iniziato il ritiro che di certo rallenta i piani delle Fere costrette a rincorrere in attesa del closing ed ora con questa grana. Oltre ai nomi già circolati, se ne aggiungono due.
Come riferito da calciofere.it, ci sono contatti con D’Angelo ma in lizza ci sono anche Christian Bucchi e Roberto Breda. I due, che nella scorsa stagione si son suddivisi la panchina dell’Ascoli col secondo subentrato al prima con risultati decisamente migliori, sarebbero nella lista per allenare la Ternana.