La posizione di Goretti su Portanova, due presidenti contro la sentenza Lecco, Reggina messa in mora? Le news del venerdì di Serie B
Il riepilogo odierno
La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura della stagione regolare così come accaduto in questo campionato conclusosi. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.
Serie B, le news di giornata
La posizione di Goretti su Portanova
Il DS della Reggiana, Roberto Goretti, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la linea di mercato seguita dai granata e annunciare i nuovi innesti. Goretti, in particolare, si è soffermato sull’acquisto di Manolo Portanova. Arrivato in prestito dal Genoa tra le polemiche, Portanova si sta allenando regolarmente insieme ai nuovi compagni di squadra. Di seguito le dichiarazioni di Goretti sull’ex Genoa e Juventus:
“Manolo Portanova per noi è un calciatore come gli altri. Abbiamo depositato il contratto firmato dopo aver atteso in accordo col Genoa il verdetto della giustizia sportiva. Si tratta di un contratto articolato che ci preserva da aspetti legati alla vicenda. Per me Portanova non è né un santo e né un criminale, non ho alcun elemento per dirlo. Per noi ora è un calciatore come tutti gli altri, della sua situazione se ne deve occupare lui. Non siamo né assistenti sociali e né carnefici, ci occupiamo di calcio nel rispetto delle regole. Nel momento in cui si saranno espressi i giudici in maniera definitiva, il mio pensiero e quello della Reggiana sarà quello dei giudici. Noi come società rispettiamo tutti: giornali e tv che fanno le loro ricerche, opinioni, interviste, così come i politici di destra e sinistra, ma anche le manifestanti che siano tante o poche. Ma credo sia necessario che tutti rispettino la proprietà della Reggiana, composta da imprenditori per bene ed educati come il presidente Carmelo Salerno e il vicepresidente Giuseppe Fico, e da un gigante come il nostro patron Romano Amadei, una persona di spessore morale incredibile”.
Due presidenti contro la sentenza Lecco
La sentenza con cui il TAR ha deciso nelle scorse ore di accogliere il ricorso del Lecco avverso la precedente esclusione dal prossimo campionato cadetto sancita dal Collegio di Garanzia del CONI sembrerebbe proprio non andare giù a Walter Taccone, ex presidente dell’Avellino.
Il vecchio numero uno del sodalizio irpino – come riferisce Il Mattino – sembrerebbe orientato a dare ulteriore battaglia nelle aule di Tribunale a causa di una presunta disparità di trattamento subita dai Lupi rispetto alla medesima società manzoniana, incentrata sul rovente tema della perentorietà dei termini.
Ai tempi, per una fideiussione non conforme alle regole, il club biancoverde fu escluso dalla Serie B e dal professionismo nonostante avesse presentato, seppur fuori tempo massimo, una garanzia a norma: una situazione per certi versi simile a quella che visto protagonista la società di Paolo Di Nunno, “graziata” però – al contrario dei campani – in primo grado di giudizio a livello amministrativo. Anche il presidente della Viterbese Marco Arturo Romano ha parlato a TuttoC.com della decisione: “Sconvolgente la sentenza di ieri dal punto di vista giuridico. La Viterbese è stata condannata alla retrocessione per aver pagato 11.000 euro con qualche giorno di ritardo, non appena ci è stato segnalato il problema dalla Covisoc abbiamo saldato la somma contestata. Mi chiedo perché per il Lecco il termine è diventato “ordinatorio” e per la Viterbese è rimasto “perentorio”? A tal proposito abbiamo presentato ricorso al TAR e richiesto 6 milioni di danni. Aggiungo che nel nostro caso, trattandosi di rate agenzia delle riscossione, non dovevano essere pagate perché sospese dallo stato e non regolamentate dalle Noif, ma a scanso di equivoci le abbiamo pagate ugualmente.”
Reggina messa in mora?
A seguito dell’ennesimo, amaro boccone ingerito sul fronte giudiziario, con il TAR che ha ribadito la bocciatura alla domanda d’iscrizione del club amaranto al prossimo campionato cadetto, i calciatori della Reggina – in attesa dell’ultimo step previsto presso il Consiglio di Stato – sembrerebbero in procinto di attuare delle importanti decisioni in merito al proprio futuro.
Secondo quanto riferito da TuttoReggina.com, infatti, i tesserati del sodalizio calabrese avrebbero deciso di sospendere gli allenamenti, almeno per i prossimi giorni: la riunione di squadra tenutasi nelle scorse ore avrebbe portato a tale presa di posizione quantomeno fino a martedì, giorno nel quale i giocatori si sarebbero dati un nuovo appuntamento. Da capire se, ora, se gli stessi decideranno di optare per la medesima compagine dello Stretto.