Lucioni spiega l’addio al Palermo, l’appello di Iemmello per il Derby, Sottil resta sotto esame: le news del martedì di Serie B
I fatti di giornata
La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.
Serie B, le news di giornata
Lucioni spiega l’addio al Palermo
Fabio Lucioni si è separato dal Palermo nelle scorse settimane e il difensore è tornato a parlare. Lo ha fatto ai microfoni di TMW. Di seguito le sue parole.
Lucioni, come sta?
“Bene, mi sto allenando. E sto cercando di trovare la forma migliore anche se mi sto allenando da solo, in attesa di una nuova chiamata. Perché ho ancora da dare a questo bellissimo mondo, vedremo”.
Qualche settimana fa ha risolto il contratto con il Palermo. Il tecnico Dionisi ha parlato di scelta societaria. Perché è finita tra lei e i rosanero?
“Nella vita si fanno delle valutazioni. La società ha fatto le proprie e io da professionista non ho fatto altro che andare incontro alle esigenze societarie. Così abbiamo deciso di dividere le nostre strade”.
E il tecnico come ha preso la scelta?
“Non si è proprio espresso in merito, non ha preso alcuna posizione e non mi ha detto nulla”.
Non ha praticamente mai giocato. Perché?
“Venivo da un problema all’anca che mi ha tenuto fuori un po’. Poi ho fatto tutte le cure del caso, ho lavorato sodo per cercare di rientrare nel più breve tempo possibile. Dopo il debutto a Napoli però non ho più avuto spazio e così è arrivata la risoluzione”.
Che Palermo lascia?
“Un Palermo destinato a fare grandi cose in campionato, ha tutte le carte in regola per fare un campionato di vertice. Credo che i ragazzi faranno un grande campionato”
Lei è storicamente uomo promozioni…
“La nomea fa piacere. Purtroppo a Palermo non sono riuscito insieme ai miei ex compagni dell’anno scorso a centrare questo traguardo”.
C’è davvero un caso Brunori a Palermo? Non gioca più…
“Matteo è un grande professionista che si allena per il bene del Palermo e dà il massimo, ci tiene tanto. Non so se ci sia un caso, sono valutazioni che spettano alla società e al calciatore”.
Cosa c’è nel suo futuro?
“Mi alleno, se arrivasse una chiamata vorrei farmi trovare pronto. Se deciderò di smettere invece mi piacerebbe iniziare un percorso da direttore, sto già facendo il corso. Vedremo quali strade si prospetteranno davanti a me”.
Il suo modello? Di dirigenti validi ne ha avuti tanti. Penso ad Angelozzi e Corvino…
“In Italia la figura sta cambiando. Ma ho conosciuto dirigenti come Angelozzi e Pantaleo Corvino che è un grande scopritore di talenti. Sono dirigenti dalle grandi capacità. Difficile arrivare ai traguardi conquistati da Corvino ma punto in alto dico che mi auguro di poter ripercorrere sue orme”.
L’appello di Iemmello per il Derby
Pietro Iemmello, intervistato da LaC News24, ha parlato della tripletta fatta contro la Sampdoria e del derby col Cosenza, previsto per il 26 dicembre.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte citata precedentemente: “Sicuramente c’è rammarico anche per come si era messa la partita. Sul 3-2 ha pesato l’espulsione e la Samp è riuscita a pareggiare. I tre gol mi fanno piacere ma hanno un sapore diverso perché non dimentichiamo che abbiamo fatto 11 pareggi e questo sta diventando un peso perché la vittoria inizia a mancare. Ovviamente, come ho più volte detto, quando si cambia tanto c’è bisogno di tempo e rispettare il percorso. Amalgamare tanti giocatori nuovi non è semplice e bisogna anche capire le qualità del calciatore nuovo.
Devo dire che a livello di prestazioni, a parte due o tre gare, il Catanzaro ha sempre fatto la sua partita. Certamente non possiamo permetterci tutti questi pareggi. Per dare valore a tutti questi pari bisogna tornare a vincere perché altrimenti si fa fatica, con una sconfitta si rischia di andare giù, di impelagarsi.
Il cucchiaio? non l’ho preparato ma è stato istintivo e dettato dal momento della partita, perché loro avevano fatto il 2-1 e lo stadio iniziava a spingere. Per questo ho voluto dare un segnale alla squadra per capire che si poteva vincere o comunque giocarsela. Da inizio campionato abbiamo fatto due moduli, tra cui il 3-5-2 e potendo contare su un reparto avanzato ben assortito e ognuno con caratteristiche diverse. La Sampdoria ha una squadra per vincere il campionato e ha due attaccanti che fanno la differenza in questa categoria. Il Sassuolo sulla carta, a mio avviso, è più forte del Parma dello scorso anno e sappiamo delle difficoltà che una squadra retrocessa può riscontrare. In questo caso è stata brava la società.
È ovvio che il derby è sentito, lo scorso anno lo sentivano tanto i miei compagni, figuriamoci io. Sono arrivato a un età in cui riesco a metabolizzarle prima le partite. Mi auguro che ci sia un bel pubblico dentro lo stadio, spero che la trasferta sia aperta ai tifosi del Catanzaro perché, i fatti dello scorso anno sono successi fuori. La rivalità tra le due tifoserie c’è ed è indubbia, però sono due compagini che si sono sempre rispettate. Sarebbe brutto non avere i supporters, non sarebbe la stessa partita.”
Sottil resta sotto esame
La Sampdoria, tra tentennamenti e incertezze, ha confermato Andrea Sottil alla guida della squadra. Giorni di riflessioni e di incontri tra Accardi e Manfredi che hanno portato a questa soluzione.
Come riportato da Il Secolo XIX, tutti, però, restano sotto esame ora più che mai. Da Sottil alla squadra fino all’area tecnica. Tra i motivi che hanno portato alla conferma di Sottil – si legge – anche l’aver valutato tutte le alternative e non aver individuato qualcuno di convincente.