2 Ottobre 2024

Invasione bresciana a Mantova, Polito conferma Caserta, le motivazioni dello 0-3 a tavolino: le news del mercoledì di Serie B

I fatti di giornata

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La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.

Serie B, le news di giornata

Invasione bresciana a Mantova

Il Brescia è tornato a essere amato dalla sua gente. Il presidente Massimo Cellino sta riuscendo nell’intento di ridare equilibrio ed entusiasmo a un ambiente deteriorato anche a causa di tanti suoi comportamenti pregressi. Dopo il pienone per il derby con la Cremonese arriva un altro segnale importante da parte dei tifosi.

Come riporta BresciaOggi, saranno più di 2000 gli spettatori che seguiranno le Rondinelle a Mantova, in un altro Derby contro l’ex Davide Possanzini. Ciò sarà possibile grazie al gemellaggio tra i due club: il settore ospiti del Martelli può contenere infatti 950 spettatori, ma la trasferta è libera e i supporter troveranno spazio in tutti i settori. Si prevedono più di 10.000 presenze, sarà record stagionale.

Polito conferma Caserta

Ciro Polito, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato del futuro di Fabio Caserta e dell’importanza di Iemmello, nonostante un inizio di stagione opaco.

Qui le sue parole, estratte da Passionecatanzaro.it: “Quando la palla non rotola, è tutto più bello. Poi, quando si inizia, arrivano i primi pensieri, sia positivi che negativi. Abbiamo fatto un mercato completo, con doppi ruoli in ogni reparto. Avere qualche giocatore in più non può fare che bene, specialmente in un campionato come la Serie B. Sappiamo che ci vuole pazienza. Questo è un campionato difficile, e consolidare la categoria è il nostro obiettivo principale. Iemmello è sempre al centro del progetto, anche lui è un calciatore e può avere qualche partita sottotono, ma rimane un elemento fondamentale. Caserta non è in discussione. La squadra lo segue e c’è grande unità all’interno del gruppo. Quando si cambia un allenatore, è perché ci sono problemi con il gruppo o mancanza di risultati, ma non è questo il caso. Una sconfitta con il Modena non cambierà la nostra fiducia nell’allenatore.

Pontisso è tornato ad allenarsi e sarà a disposizione dopo la sosta. Iemmello ha bisogno di un’altra settimana per recuperare, mentre Pagano ne avrà bisogno di due. Questa squadra ha bisogno di una vittoria per sbloccarsi. Le vittorie portano fiducia, autostima e serenità, sia alla squadra che all’allenatore. Sono sicuro che, con il tempo, i risultati arriveranno. tifosi sono i primi lottatori e la squadra deve seguire il loro esempio. Abbiamo una piazza calorosa e appassionata, e sappiamo che, con il loro supporto, possiamo superare anche i momenti più difficili.”

Le motivazioni di Citta-Pisa 0-3

La FIGC, a una settimana dall’udienza della corte d’appello federale che ha stabilito la sconfitta a tavolino del Cittadella nella gara casalinga contro il Pisa, ha pubblicato le motivazioni della sentenza.

Qui qualche spezzone, estratti dal Quotidiano Sportivo: “L’art. 3.3 del Regolamento del Giuoco del Calcio sancisce che “i nominativi dei calciatori di riserva devono essere forniti all’arbitro prima dell’inizio della gara” e che “un calciatore di riserva il cui nome non è stato iscritto in elenco prima dell’inizio della gara non potrà partecipare alla stessa.

Un giocatore che non sia stato inserito nell’elenco consegnato all’arbitro prima dell’inizio di una gara non potrà prendere parte alla stessa. Nel caso in esame, è pacifico che il calciatore Jacopo Desogus non sia stato inserito nella lista consegnata all’arbitro prima dell’inizio della partita, con la indiscutibile conseguenza che la società resistente ha violato l’anzidetta norma del citato Regolamento.

La Corte, nell’esaminare il reclamo, deve, quindi, stabilire solo se la violazione di cui sopra rientri o meno tra quelle sanzionate dal comma 6 dell’art.10 del C.G.S. e, segnatamente, in quella prevista alla lett.”a”, che prevede la perdita della gara a danno della società che l’abbia commessa. Secondo quest’ultima norma, infatti, la sanzione della perdita della gara è inflitta alla società che ” fa partecipare alla gara giocatori squalificati o che comunque non abbiano titolo a prendervi parte.

Non avendo il calciatore Desogus titolo alla stregua dell’ordinamento di settore a partecipare alla gara, s’impone, in ragione del chiaro valore semantico della previsione di cui al comma 6 dell’articolo 10, lettera a, la sanzione della perdita della gara. In tutte le fattispecie esaminate dagli altri Giudici, non è stato mai esaminato una caso come quello in esame e, cioè, che un giocatore, non presente nella lista iniziale presentata all’arbitro, sia poi andato in panchina e persino entrato in campo, caso questo che, come visto, è fatto oggetto di una diretta e speciale regolamentazione nella disciplina di settore.

Né è possibile sostenere che la Cittadella abbia commesso, come proposto dalla sua difesa, un mero errore materiale, trattandosi dell’inserimento in lista di un nominativo nuovo e nient’affatto confondibile con altri. Nessuna buona fede, infine, può essere riconosciuta alla Cittadella attesa la chiarezza della norma di cui all’art. 3.3 del Regolamento del Giuoco del Calcio. Infine, va ribadito che la disposizione di cui all’articolo 10 comma 6 del C.G.S. abbia, in ragione della sua natura di norma speciale, valenza auto applicativa senza che occorra dimostrare quanto previsto dal primo comma del medesimo art.10 C.G.S. secondo cui la sanzione della perdita della gara deve essere disposta nell’ipotesi in cui la società sia ritenuta responsabile di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione.

D’altro canto, e come sopra già evidenziato, il fatto che il calciatore Desogus sia entrato in campo rappresenta di per sé una circostanza che ha influito sul regolare sviluppo della gara o comunque ne ha impedito la regolare effettuazione. Il calciatore, invero, ha sicuramente partecipato al gioco, contribuendo alle sorti della squadra in cui milita e al risultato finale.

Nel caso in esame, la Corte ritiene, dunque, che debba trovare applicazione, in danno della Cittadella, la sanzione della perdita della gara con il punteggio di 0-3″.