Il retroscena su Gliozzi di Polito, Cellino vs Radrizzani, frecciatina di Pulcinelli a Dionisi: le news del giovedì di Serie B
I fatti di giornata
La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura della stagione regolare così come accaduto in questo campionato conclusosi. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.
Serie B, le news di giornata
Il retroscena su Gliozzi di Polito
Il direttore sportivo del Bari, Ciro Polito, ha parlato in conferenza stampa per commentare la sessione di calciomercato estiva. Di seguito le sue parole secondo quanto riporta pianetabari.com:
“Forte e Gliozzi? È dipeso dalla mancata uscita di Scheidler. L’avevo risalto dandolo al Brescia, ma poi hanno fatto altro. La sera prima lo avevo chiuso col Cosenza e quindi mi ero cautelato portando avanti l’operazione con Forte, incontrandomi con l’Ascoli la notte e il giorno dopo. Poi per Scheidler si è complicata del tutto e non potevo prendere un altro attaccante. Ho valutato di lasciarlo andare, era sfiduciato. La colpa è mia, perché l’ho scelto io ed è giusto che mi prenda le colpe. Ad oggi ha steccato e ho preferito farlo andare in prestito, così da eventualmente rivalutarlo. Gliozzi l’1 settembre era in sala operatoria, ma nonostante questo ho fatto preparare le carte per prenderlo perché mi piace, così anticipando i tempi in vista di gennaio. Poi alle 19.35 mi chiamano da Pisa dicendo che bisognava cambiare qualcosa e io nel frattempo stavo facendo Acampora, un mio pallino. Mi hanno cambiato la carta, ma il Pisa ha mandato le carte alle 20.02. Noi abbiamo 7 attaccanti, tutti diversi per caratteristiche. Qualche esterno in più ci serviva, e ho voluto fare Achik. Poi chiuso il mercato ho pensato allora che ci fosse anche qualche giocatore sugli svincolati. Ne ho solo uno in testa, vedremo se si concretizzerà. Una settimana di silenzio? Ci può stare una pausa di riflessione. Non vi nascondo che ho avuto delle opportunità. Era più una chiusura personale, con delle problematiche anche personali abbastanza grave. Era qualcosa che non è avevo preso benissimo e mi ero chiuso in me stesso. Poi come ho detto a tutti siamo partiti più forti di tutto. I soldi dalle cessioni di Cheddira e Caprile? La società ha stanziato un budget adeguato alla categoria, grazie anche a quei soldi. Siamo riusciti a mantenere così lo stesso budget dell’anno scorso. Una parte di questi soldi li abbiamo spesi. Noi stiamo nella media delle squadre, sulla carta siamo una squadra forte. I giocatori hanno avuto diverse attenzioni e a noi hanno dato tanto. Era giusto darli. A Cheddira gli hanno detto che se fosse rimasto in B non sarebbe andato più in Nazionale. Ha avuto un’offerta irrinunciabile dal Parma ma ha detto assolutamente no. La squadra non ha perso la propria anima. Come abbiamo finito abbiamo iniziato. Obiettivo? Penso che voglio migliorare sempre nella vita. La squadra mi soddisfa molto. Noi ci siamo rinforzati, al netto delle due cessioni di Caprile e Cheddira. Abbiamo riconfermato i pilastri. Siamo stati bravi ad avere immediatamente i rimpiazzi dei due. Diaw era già stato preso a luglio, poi Galliani ha voluto rinnovargli il contratto e testarlo in ritiro. Brenno sembra che è stato uno scappato di casa, ma è uno che ha vinto. Io ero alle 4 del mattino in videocall, al Gremio ogni giorno cambiavano carte. Per Menez sono andato a farmi 1000 chilometri per andarlo a vedere, un giocatore straordinario che per sfortuna si è fatto male. La maggior parte delle squadre di B fa i prestiti. Abbiamo 10 prestiti, di cui uno solo secco e nove in riscatto. Poi così abbiamo la possibilità di acquistarli o eventualmente no, in questo modo li valutiamo. Io ci passerei sopra, poi ricordo che almeno 6-7 sono onerosi. Last-minute si fanno i più bei colpi che si possono fare, lo farò sempre. Acampora il giorno che è finito il campionato gli ho detto che lo volevo. Futuro? Ho un contratto e sto bene qui, così come la mia famiglia. Finché sarò qui avrò voglia di far bene per il Bari”.
Cellino vs Radrizzani
Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha attaccato duramente Andrea Radrizzani per l’acquisto della Sampdoria e sollevato un polverone su un debito ancora aperto tra i due.
Ecco le sue parole
Situazione debito – “Radrizzani ha comprato la Samp mettendo a garanzia lo stadio del Leeds, che però aveva preso grazie a un mio prestito di 9,6 milioni di sterline, che mi deve restituire in rate annuali. Un finanziamento che scade nel 2026 per oltre un milione di euro all’anno da versare alla mia società che detiene le quote del Brescia. Anche in passato non c’è stata puntualità, ora la rata del 2023 è scaduta il 31 agosto. Mi sono fatto sentire e non ricevo risposte. Quel denaro serve al mio Brescia”.
La polemica – “Come può Radrizzani comprare un club prestigioso come la Samp da risanare se non riesce neanche a pagare i suoi vecchi debiti relativi al Leeds? Una cosa imbarazzante”.
Si va per vie legali? – “La lezione della Reggina non è servita? Bisogna stare attenti a chi rileva le società e controllare se ha i mezzi per mantenerle. Devo tutelare me e il Brescia e per questo i miei legali stanno valutando se è possibile rivalerci sulle azioni della Sampdoria, sempre che siano a suo nome“.
Frecciatina di Pulcinelli a Dionisi
Il Patron dell’Ascoli, Massimo Pulcinelli, ha parlato in conferenza stampa per commentare il la sessione di calciomercato estivo e l’avvio della nuova stagione. Di seguito le sue parole secondo quanto riporta picenotime.it:
“Le motivazioni di questa conferenza sono quelle di fare chiarezza su alcuni punti della società, molto spesso non sono presente ma da un paio di settimane sentivo la voglia di parlare. Sento tanti leoni da tastiera che vogliono cambiare allenatore e direttore sportivo dopo la prima sconfitta. Vi dirò cosa ho in testa. Un plauso agli organizzatori della festa dei 125 anni al “Del Duca”, ringrazio anche Casagrande per il suo ritorno, è stato un bel momento, mi dispiace non aver potuto partecipare, avevo un impegno inderogabile. Dopo la conferenza parlerò con dei rappresentanti degli ultras per capire se ci sono delle incongruenze o delle incomprensioni, per vincere dobbiamo essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Mercato? Purtroppo è rimasto aperto troppo a lungo, certe scene sono state analizzate in ordine di un cambiamento. Forte a fine mercato ci ha detto che non era più tranquillo ad Ascoli ed è andato a giocare altrove per quest’anno. Buchel e Eramo non fanno più parte del nostro progetto tecnico e stiamo trattando la risoluzione del contratto. Dionisi? E’ un tema particolare, stiamo stati tirati per la giacca a Gennaio dopo la famosa partita di Terni, siamo stati spinti a rinnovare il contratto ma quando il rapporto non funziona più è logico trovare una soluzione. Il ds Valentini ha lavorato per individuare una nuova sistemazione. Abbiamo bisogno di giocatori, non di giocatori che fanno i direttori generali, gente anche che costa cara. Compagine societaria? Non ci sono aggiornamenti, la società è stabile ed è confermata con tutti e quanti i soci al loro posto. L’anno scorso abbiamo fatto dei ricavi con le vendite di Collocolo e Saric e ne conseguenze una diminuzione delle perdite. Puntiamo all’autofinanziamento e lavoriamo molto sui giovani, rafforzando il nostro vivaio, con staff e allenatori di indiscussa professionalità. Abbiamo prodotto dal settore giovanile 5/6 ragazzi andati a giocare tra i professionisti. Lavoreremo sempre di più per avere ragazzi di proprietà. Non è questo ancora l’anno per arrivare il pareggio di bilancio, le perdite più o meno saranno le stesse dell’anno precedente. Gruppi interessati all’Ascoli? Ci sono state richieste di informazioni, nel calcio è tutto in movimento, potenzialmente tutte le società sono in vendita, anche se non vedo molti cambiamenti in giro. Picchio Village? Stiamo lavorando con la controparte per trovare un accordo ed intendiamo presentare un progetto all’Istituto del Credito Sportivo. Viali? Ha il 100% della nostra fiducia. Deve lavorare con tanti ragazzi giovani e nuovi, non ho alcun dubbio sul fatto che farà bene. Obiettivi? Vogliamo salvarci come principale obiettivo, se lo faremo in anticipo potremo pensare anche ai playoff, anche se guardare solo alla salvezza è un po’ riduttivo. Stiamo lavorando in prospettiva per tornare a fare i playoff, ma bisogna stare tranquilli e sereni senza inutili pressioni. Nella festa l’unica nota stonata sono stati i fischi a Falasco. De Santis? E’ un mio amico, se ha avuto un problema nella sua vita e se ha fatto una caxxata non vuol dire che può essere buttato nel secchio… E’ un grande professionista e l’ha dimostrato l’anno scorso con la Primavera sfiorando la promozione, è un collaboratore prezioso che si occupa di tanti aspetti in società e starà con me fin quando io sarò qui, quindi mettetevi l’anima in pace, è inutile continuare a parlarne. Curva Sud? Abbiamo incontrato poco fa l’assessore Stallone per capire se c’è la possibilità di installare una curva mobile con dei sacrifici economici quando partiranno i lavori la prossima primavera. Io ci metto voglia e riflessioni ma non posso fare promesse in tal senso, non dipende solo da noi. Bellusci? Ci ho parlato poco fa, è ingaggiato nel nostro progetto e nella voglia di migliorare i nostri risultati. Lo spogliatoio è unito e pulito, ora faremo le ultime uscite e poi saremo tutti sul pezzo. Falasco e Falzerano? Li ho incontrati poco fa. Con Falasco è tutto ok, ci metto io la faccia nel dire che presto tornerà il giocatore che abbiamo ammirato nel suo primo periodo ad Ascoli. Ha preso motivazioni da quei fischi e non deve chiedere scusa a nessuno. Anche per Falzerano è tutto ok. El Kaddouri? E’ la classica dinamica che questa società non vuole. Chi desidera venire ad Ascoli, deve farlo anche a piedi. Se ti interessa solo il contratto, a fine carriera, non va bene per lui. Ci sono state trattative e ore di telefonate, ma siamo andati per le lunghe e quindi è il discorso è chiuso, ci metto io una pietra sopra. Sono contento dell’organizzazione societaria, dei nostri dirigenti, dello staff tecnico e dei calciatori, non sono contento dei risultati e della classifica, ma questo è normale. Sono convinto che già con il Palermo inizieremo a vedere il Picchio che piace a noi. Vendere? Sto guardando intorno a me se ci sono potenziale partner per accelerare il mio progetto, ma lascerò l’Ascoli solo dopo averlo portato in Serie A, non prima”.