Padova, Ravanelli a DAZN: “Il sogno più grande? Giocare nel Milan e vincere il mondiale”
PADOVA RAVANELLI – Luca Ravanelli, classe ’97, difensore centrale del Padova Calcio, ha rilasciato ai microfoni di DAZN un’intervista. Il suo cognome ci suggerisce una celebre parentela con Fabrizio Ravanelli, storico attaccante della Juventus, ma in realtà è figlio di Giuliano, muratore trentino. Solo un po’ di “incertezza sul web” dice. “Sono di Montevaccino, un […]
PADOVA RAVANELLI – Luca Ravanelli, classe ’97, difensore centrale del Padova Calcio, ha rilasciato ai microfoni di DAZN un’intervista.
Il suo cognome ci suggerisce una celebre parentela con Fabrizio Ravanelli, storico attaccante della Juventus, ma in realtà è figlio di Giuliano, muratore trentino. Solo un po’ di “incertezza sul web” dice.
“Sono di Montevaccino, un paesino di 800 abitanti, in montagna ad 800 metri d’altezza. Sono nato lì dove ho vissuto fino a 15 anni. Si, sono il cittadino più famoso, è un paese di campagnoli e montanari diciamo. Il calcio in Trentino non c’è, sono passato dal Calisio, squadra del mio paese, al Mezzocorona, che era in serie C2 a quei tempi prima del fallimento ed era la squadra migliore, ma era difficile. A 15 anni sono andato a Parma ed è nata la mia fortuna calcistica.”
“L’inizio di stagione sta andando benissimo, meglio di così poteva andare soltanto con la vittoria sul Verona. Però sono molto contento soprattutto perché stiamo dimostrando di essere una squadra tosta e tenace, abbiamo dato del filo da torcere fino a questo momento. Speriamo di continuare così.”
Quando gli viene chiesto di visualizzarsi all’apice della carriera e quale sia la cosa più bella che gli possa succedere: “Vincere il mondiale ed essere al Milan, penso sia il sogno più grande che possa avere!”
Alla vista dello skateboard, sua grande passione: “Mi viene in mente la mia infanzia” dice “quante volte ci sono andato e quante sbucciature mi sono fatto; ci andavo tutti i giorni da quando ero piccolo, scendevo tutto il paese seduto sopra. Alle medie e alle superiori andavo allo skate-park, con i miei amici, ed era una grossa gioia.”
Riproponendo il suo primo goal nel derby casalingo contro il Venezia: “Quando ho segnato contro il Venezia mi sono girato e sono andato sotto la curva, vedevo tutti esultare da sotto!”