11 Novembre 2024

Da 0 a 10 – Capolavoro Alvini, Sottil o cambia o salta. Busso e Milan vs Petrachi, che imbarazzo: il PAGELLONE della 13^ giornata di Serie B

Diamo i voti!

Photo by Simone Arveda/Getty Images - Via One Football

Tredicesima giornata di Serie B in archivio con i suoi verdetti e le sue tante sorprese. Di seguito, come sempre, il Pagellone del turno cadetto.

IL PAGELLONE

10 – Cosenza virtualmente quinto

Soltanto la penalità ci sta negando una classifica che possa esaltare e valorizzare l’impresa di Massimiliano Alvini. 18 punti raccolti sul campo, come la Cremonese: un rendimento da quinto posto virtuale. La vittoria di Brescia è clamorosa: primo tempo perfetto, rimonta subita e poi tutta la forza di rifiutare il pareggio impressa nel tiro al volo di Charlys. Successo leggendario.

9 – Shpendi-Pio Esposito, giovani al potere

Gli Under 21 stanno stanno prendendo il comando del campionato. Cristian Shpendi è primo in classifica marcatori con 8 gol, insegue Pio Esposito a 6. I due giovanissimi centravanti stanno trascinando Cesena e Spezia verso il vertice e non intendono fermarsi. Il futuro è brillante, la Serie B lo dimostra.

8 – Il Pisa non si ferma più

Tre gol anche alla Sampdoria e vetta della classifica confermata. La sensazione è che non ci siano armi per affrontare i toscani: attentissimi dietro, esplosivi a centrocampo e letali davanti sia manovrando che in contropiede. Anche Alexander Lind si sta scoprendo bomber (e assistman) implacabile: con questo rendimento i tifosi devono sognare.

7 – Il Bari rompe l’incantesimo

Stavolta non c’è stata rimonta, stavolta non c’è stato pareggio. Moreno Longo si toglie di dosso l’etichetta di Mister X e a Salerno ottiene 3 punti che proiettano i biancorossi in zona playoff. Non perdere mai si rivela utile se poi si sa capitalizzare con vittorie. Quella ottenuta grazie ai gol di Lasagna e Novakovich è davvero convincente.

6 – La schiettezza di Pagliuca

Giù le mani dalla Juve Stabia. Non sarà uno 0-3 contro lo Spezia a far cambiare idea sulla stagione delle Vespe, che anche contro i liguri hanno disputato una buona partita. Bravissimo mister Guido Pagliuca nel post-gara a ribadire quel che ovvio in Italia non è: i risultati sin qui ottenuti sono un miracolo e contro una squadra di vertice la sconfitta anche netta ci sta.

5 – Palermo, è tutto qui?

Ancora un punticino, contro il Frosinone ultimo in classifica e senza attaccanti. Un primo tempo anche di buon livello, una ripresa senza idee e soprattutto senza coraggio. Gli 0 minuti per Matteo Brunori che senso hanno? Con due prime punte può davvero partire dal 1′ Jeremy Le Douaron come riferimento offensivo?

4 – Cremonese, nulla è cambiato

La cura Eugenio Corini è stata efficace per un periodo infinitamente breve. I grigiorossi perdono contatto dal trio di testa e vedono sfilare anche il Cesena. Inaccettabile dopo aver speso così tanto osservare una squadra impotente rispetto agli eventi che si verificano: la sterzata non è arrivata, si profila un altro anno di passione.

3 – L’atteggiamento del Brescia

Perdere una partita riagguantata oltre i propri meriti è inspiegabile. Rolando Maran fa mea culpa in conferenza stampa e probabilmente questo gli salva la panchina, ma le Rondinelle palesano un problema evidente. La squadra si spegne di continuo e dissipa tanto potenziale: così proprio non va.

2 – La papera di Drago, ancora

Spesso si è evidenziata qualche crepa abbastanza profonda nella gestione del calciomercato da parte del Südtirol, Giacomo Drago è il perfetto esempio. Il secondo portiere rovina con una papera surreale una gara stupenda dei biancorossi, che avevano tenuto testa al Sassuolo. Senza Poluzzi diventa difficilissimo.

1 – Salernitana, gestione amatoriale

Esonerare ds e allenatore (qualora davvero accadesse) può serenamente starci. Gettare bile su Gianluca Petrachi a mezzo stampa dopo un’estate in cui ha tribolato tra negligenze societarie e limitazioni di budget senza mai mollare la prese invece no. Milan e Busso ieri hanno perso un’ottima occasione per tacere, mostrando tutti i difetti di una gestione profondamente negativa.

0 assoluto – Sampdoria, che imbarazzo

A seguito dell’1-0 del Pisa era chiaro che i gol presi sarebbero stati molti e i blucerchiati sono infatti stati fortunati a subirne soltanto 3. Difesa alta e atteggiamento spregiudicato senza però alcuna proposta offensiva, il suicidio perfetto. Nessuna pericolosità, massima esposizione ai ribaltamenti di fronte avversari. Andrea Sottil deve avere la forza di cambiare tutto, altrimenti il suo destino è segnato.