29 Agosto 2024

Da 0 a 10 – Stroppa sconfitto ma sereno, Coda-Tutino belli e superiori: il PAGELLONE della 3^ giornata

I voti del turno infrasettimanale

Terza giornata di Serie B e con lei, come di consueto al termine di ogni turno, ci sono temi, spunti e analisi da fare. C’è sempre il bello e il brutto e quindi, da 10 a 0, Pianeta Serie B ha stilato il pagellone.

IL PAGELLONE

10 – Il coraggio di Wiliam Viali

Protagonista nell’ultimo biennio in Serie B grazie a scelte coraggiose: in positivo, con la doppia avventura al Cosenza, e in negativo, con la parentesi all’Ascoli. Ora Viali ha preso tra le mani una Reggiana ricca di talento tutto da plasmare. Il risultato, al momento, è bellissimo e promettente.

9 – Palermo finalmente granitico

Dopo due partite di voragini, il Palermo è per la prima volta granitico. Bene Desplanches ma menzione d’onore a Pietro Ceccaroni, colosso della categoria da diverso tempo in fase calante. Che possa essere una rinascita dell’ex Venezia.

8 – Simy professionista esemplare

Separato in casa, poi reintegrato, poi ai margini, poi ancora in squadra. Tutto in silenzio, senza teatrini e spettacoli indecorosi. Simy ha risposto presente per la sua squadra e il fatto che stia giocando anche bene è un plus che premia la sua professionalità. Permanenza o addio? A prescindere Simy proseguirà con dignità.

7 – La bellezza di Coda e Tutino

La Samp va male ma loro, nel giro di un amen, si trovano già a meraviglia. Parlano la stessa lingua: quella del calcio di qualità, del dominio, della superiorità. Dialogano a meraviglia, si completano e esaltano. Ci faranno divertire.

6 – Spezia solido

Lo spezia non brilla ma, rispettando un mantra del calcio, quando non si può vincere comunque non perde. La squadra di D’Angelo, tra rimonte e partite non esaltanti, è ancora imbattuta

5 – Le uscite dal basso forzate dal Mantova

La Juve Stabia vince grazie al regalo ideologico del Mantova. La squadra di Possanzini cerca ossessivamente l’uscita dal basso ma in tre giornate sono già due i gol presi allo stesso modo. Si andrà avanti così conoscendo l’idea che sa essere croce e delizia dell’idea di calcio propositiva e a tratti geniale di Possanzini.

4 – La discesa di Vignato

Del talento con la faccia da bambino che fece benissimo col Chievo in Serie B pare non essere rimasto più nulla. Il talento resta ma è nascosto, quasi invisibile. Aspettiamo la rinascita di Emanuel.

3 – I moduli usati da Caserta (inutilmente)

Fabio Caserta non sembra avere ancora tra le mani il suo Catanzaro. A Cesena l’allenatore ex Cosenza ha cambiato 3 moduli in 90 minuti con risultati sempre identici: non buoni. 3-5-2, poi 3-4-2-1 e poi il 4-2-3-1.

2 – Le parole di Stroppa

La Cremonese ha non una ma due corazzate a disposizione. Eppure i risultati stentano ad arrivare e le prestazioni sono a singhiozzo. Nonostante ciò Stroppa si dice sereno: parole che stonano anche se il tempo c’è.

1 – Vismara… ma non solo

L’errore grosso nel primo gol preso dalla Sampdoria lo fa Vismara ed è indubbio. Ciò su cui bisogna interrogarsi, però, è il perché quel pallone, dopo 15 secondi, viaggia senza alternativa dal calcio d’inizio al giovane portiere doriano. Concorso di colpe.

0 – Fischio nefasto di Perri

Azione concitata, fallo, fischio… nefasto. Giusto ma nefasto. Il Mantova, nella sfida alla Juve Stabia, aveva trovato la via del gol ma l’arbitro aveva fermato tutto per un fallo. Con più lungimiranza e freddezza si sarebbe parlato di altro.