Palermo, a tutto Baccaglini: “Il progetto stadio non era competenza di Zamparini, ringrazio la città”
Due giorni dopo la mancata riuscita del closing, Paul Baccaglini ha voluto spiegare a stampa e tifosi la propria versione dei fatti. Queste le sue dichiarazioni, raccolte da Retepalermo.it: “Ho sempre parlato dell’opportunità di acquistare il Palermo come un investimento e come tale deve quadrare anche a livello numerico. Il risultato di questo intenso lavoro è un’offerta che a […]
Due giorni dopo la mancata riuscita del closing, Paul Baccaglini ha voluto spiegare a stampa e tifosi la propria versione dei fatti. Queste le sue dichiarazioni, raccolte da Retepalermo.it: “Ho sempre parlato dell’opportunità di acquistare il Palermo come un investimento e come tale deve quadrare anche a livello numerico. Il risultato di questo intenso lavoro è un’offerta che a nostro giudizio poteva soddisfare tutte le parti interessate con le doverose garanzie di pagamento tenendo chiaramente gli interessi della squadra al primo posto. L’offerta prevede una dilazione dei pagamenti su base comunque garantita con un’ulteriore importante integrazione anch’essa garantita alla promozione in Serie A. Pur apprezzando l’apprensione di Zamparini per tutelare e salvaguardare il futuro del Palermo ritengo che le garanzie circa il piano di investimenti, che chiaramente passa anche per lo sviluppo imprenditoriale di nuove strutture come stadio e centro sportivo, non siano di sua diretta competenza dal momento che non sarà più di sua proprietà. Il progetto ha trovato apertura e disponibilità da parte del sindaco Orlando. Vorrei ringraziarlo pubblicamente per le sue iniziative che dimostrano quanto tiene a Palermo sotto ogni punto di vista. A lui non abbiamo mai negato e anzi abbiamo confermato in modo trasparente le necessarie garanzie di investimento per poter approvare lo stadio e realizzarlo insieme agli altri noti progetti collaterali secondo un cronoprogramma che prevede la costruzione dello stadio entro 2 anni. Non entro nelle polemiche extra Palermo perché inconferenti, ma sento sinceramente di avercela messa tutta. In questi mesi non ho risparmiato energie, tempo e risorse economiche per cercare di trovare una strada percorribile che portasse all’edificazione di tutte quelle idee che possono fare del Palermo una grande storia di successo. Questo è anche il rischio imprenditoriale, non sempre il risultato è quello sperato: averci provato pesa meno di un rimpianto. La mia squadra e io prendiamo atto del rifiuto della nostra proposta per l’acquisizione del Palermo Calcio. In questi mesi, come ho avuto modo di spiegare anche in settimana, ho chiamato a raccolta quelli che reputo tra i migliori professionisti per strutturare un progetto che potesse essere sostenibile e di crescita per il futuro della società. Alla città che così calorosamente mi ha accolto rivolgo un sentito grazie con la speranza che un giorno le nostre strade potranno tornare a incrociarsi e che nel frattempo possa trovare la necessaria serenità.”