Palermo, Corini: “La squadra è pronta per andare a Genova a fare una grande prestazione”
Le parole del tecnico del Palermo.
Il tecnico del Palermo, Eugenio Corini, ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima sfida contro la Sampdoria, in programma sabato 4 novembre alle ore 14.00 allo stadio Luigi Ferraris. Di seguito le sue parole secondo quanto riporta mediagol.it:
“È un percorso lungo di miglioramento continuo, la squadra ha fatto buonissime prestazioni e i dati oggettivi lo certificano. Non siamo stati efficaci, abbiamo concesso qualcosa in più con Spezia e Lecco. Lo scompenso dei quattro gol subiti è qualcosa su cui dobbiamo riflettere. Con il Lecco sapevamo di essere in controllo, ma non siamo riusciti ad ottimizzare il gioco. C’è grande attenzione per capire dove non abbiamo dato il giusto peso e la giusta attenzione a delle situazioni di gioco. Faccio più riflessioni sulla partita con il Lecco, contro lo Spezia abbiamo saputo reagire contro un’ottima squadra. Nel primo tempo con il Lecco abbiamo subito occasioni che non dovevamo subire perché è mancata attenzione. Quando si è superficiali si paga e noi l’abbiamo pagato. C’è stata anche un pizzico di sfortuna domenica. Questa settimana abbiamo lavorato su come abbiamo preso i gol da un punto di vista tattico e da un punto di vista dell’attenzione. La partita in casa con il Lecco ha portato un rallentamento, ma adesso siamo pronti a ripartire”
“Dichiarazioni Lucioni in mixed zone post Lecco? Non ho mai avuto dubbi sul fatto che la squadra in campo faccia ciò che chiedo. Abbiamo cambiato dieci giocatori quest’anno, abbiamo avuto qualche infortunio. Stiamo lavorando, poi se vogliamo estremizzare è una cosa diversa. Tutti insieme siamo andati a ringraziare il pubblico dopo la sconfitta, pronti a ricevere quello che la tifoseria ha ritenuto corretto, come i fischi. Cosenza è stata una partita dove nei dati non c’è stata partita e con il Lecco la stessa cosa. Se guardiamo i numeri è impossibile aver perso le partite con Cosenza e Lecco. Le condizioni le abbiamo create, poi ci abbiamo messo del nostro da un punto di vista degli errori. È come quando prendi un pugno nello stomaco, adesso dobbiamo riprendere fiato. La squadra ha energia e voglia, bisogna avere spirito autocritico per capire come migliorarci. Non si finisce mai di imparare, anche quando vinci si possono migliorare alcune cose. La squadra è pronta per andare a Genova a fare una grande prestazione”.
“Se prima di questa partita era definito un valore, una sola partita non può certificare qualcosa che non funziona. C’è attenzione, qualcosa che ha funzionato strategicamente non può essere scalfito da una sola partita. Stulac ha fatto una partita importante, l’idea era di raggirare e avere densità centrale. C’è ancora tanto lavoro da fare, a volte le prestazioni non vengono premiate da un risultato. C’è stato un calo di attenzione nella fase di non possesso, non possiamo permetterci di abbassare la nostra attenzione. Ci vuole rispetto per ogni avversario, bisogna avere cura dei particolari e non dare nulla per scontato. Non possiamo pensare che il compagno possa rimediare ad un mio errore. Il calo di attenzione ha portato la china della partita in una direzione che non volevamo, poi non siamo stati bravi a risalire nel corso della partita”.
“La Sampdoria ha perso le ultime due partite, ma con l’Ascoli sono stati molto solidi e sono riusciti a battere il Cosenza. Con il Sudtirol vincevano meritatamente e poi la partita si è spezzata. Ho visto una crescita, è vero che hanno perso a Salerno in Coppa Italia. Hanno qualche defezione in difesa, hanno qualità ed organizzazione. Vieira, Kasami, Verre, Borini, Esposito, De Luca, La Gumina… Tutta gente di qualità. Stanno vivendo un momento non positivo. Dobbiamo avere voglia di mettere qualcosa in più per portare a casa il risultato contro una squadra che ha qualità indiscusse”.
“Compleanno Palermo? 123 anni sono tanti, è stato bello da parte della società aprire gli spazi comuni. Penso che la società abbia fatto un passaggio importante verso i nostri tifosi. La Sampdoria è retrocessa e quando retrocedi sono sempre annate particolari. Hanno avuto difficoltà societarie ma non è mai facile ripartire. Il Parma sta facendo qualcosa di importante al terzo anno di Serie B. Il primo anno non ha centrato i playoff e l’anno scorso ha perso in semifinale. Noi partiamo da una categoria inferiore, abbiamo sfiorato i playoff al primo anno di Serie B. Vogliamo crescere ed ambire a qualcosa di importante, ma la fretta è cattiva consigliera. Stiamo lavorando per creare il nostro percorso nella speranza che diventi qualcosa di efficace il prima possibile. Marassi è uno stadio glorioso, è sempre bello poterci giocare. Faremo una prestazione con la voglia di giocare e di sfondare la rete. Questa amarezza l’abbiamo trasformata in una grande energia e vogliamo farla vedere sabato in campo”.
“A centrocampo sto facendo delle valutazioni perché ho solo quattro giocatori a disposizione. Abbiamo due esterni d’attacco come Di Francesco e Insigne che sono più giocatori d’attacco. E’ fondamentale fare una buona fase di non possesso. Devo fare una valutazione sapendo che ho solo un cambio a centrocampo. Valente ha recuperato condizione e penso possa fare almeno un pezzo di partita. Mancuso definisce una posizione in maniera molto offensiva. Devo ragionare bene per capire come orientare la partita”.
“Abbiamo fatto una bellissima riunione due giorni fa con i ragazzi e mi è piaciuto l’atteggiamento di Marconi e Nedelcearu. Quando c’è stato bisogno di loro ci sono sempre stati. Sui difensori centrali faccio fatica a cambiare una coppia, ma so però che dietro ci sono ragazzi che fanno tanto per questa squadra. Tengono alto il nostro livello e so che risponderanno presenti quando ci sarà bisogno di loro. Buttaro? L’abbiamo recuperato, ha lavorato dal post-gara con il gruppo. Oggi l’ho visto libero, dopo il terzo allenamento l’ho visto molto più partecipativo. L’abbiamo recuperato e questo è un aspetto molto importante”
“Pirlo? Andrea è stato un giocatore da Pallone d’Oro. Ha avuto l’opportunità di allenare alla Juventus e poi è andato in Turchia. Allenare una squadra retrocessa non è mai semplice, sta facendo il proprio percorso e secondo me farà una grandissima carriera. Si ritaglierà uno spazio importante in questo nuovo ruolo. Verre? Abbiamo parlato spesso delle sue qualità. L’anno scorso è stato penalizzato da diversi stati influenzali che non gli hanno permesso di trovare continuità. Non mi dava la continuità dentro i 95 minuti. Come per Elia le valutazioni sono state tante, ci sono componenti societarie ed economiche. Il valore del giocatore è molto importante. Quando riceve palla è sempre pericoloso e troveremo davanti un giocatore molto forte”.