Palermo, Mirri: “L’ambizione di Baldini è continuare a vincere. E su Brunori…”
PALERMO MIRRI – In attesa di ufficializzare l’accordo con il City Football Group, per il quale si attende solo l’ufficialità, il presidente del Palermo, Dario Mirri ha parlato alla Gazzetta dello Sport tra passtato, presente e furuto. Queste le sue parole: “Non posso fare alcun riferimento specifico, ma confermare interessi di investitori. Prima facciamo poi […]
PALERMO MIRRI – In attesa di ufficializzare l’accordo con il City Football Group, per il quale si attende solo l’ufficialità, il presidente del Palermo, Dario Mirri ha parlato alla Gazzetta dello Sport tra passtato, presente e furuto. Queste le sue parole: “Non posso fare alcun riferimento specifico, ma confermare interessi di investitori. Prima facciamo poi annunciamo. Lunedì scorso sono andato a Milano perché ho delle responsabilità. E’ finita una stagione bellissima, ma a luglio inizia la prossima: stiamo facendo in modo che la nuova era possa iniziare il prossimo mese. Il contenzioso con l’ex socio Di Piazza incide sui tempi? «Spero di no. Di Plazza ha chiesto il sequestro di parte delle azioni del Palermo e io, in quanto proprietario, ho chiesto il dissequestro convertendo il sequestro cautelativo sulle azioni attraverso l’immissione di soldi. Abbiamo la disponibilità a versare 2,3 milioni, come stabilito dal Tribunale di Catania. Preferisco sbloccare denaro invece di bloccare azioni. Sarà un Palermo ambizioso, che raccoglie il frutto del lavoro di tre anni e la condivisione da parte del mercato finanziario internazionale, quindi nuovi soggetti pronti a sostenere con ulteriori investimenti per un grande futuro. City Group fa pensare a un ritorno Serie A, sul modello del Palermo di Zamparini? Non credo sarà quello. Non siamo davanti a un presidente mecenate e nemmeno davanti a benefattori. Il modello terrà conto della condivisione con investitori che credono in ricavi e costi. Chi investe nel Palermo fa per creare valore, il club deve costruire ancora le proprie fondamenta. E sono quelle tecniche, perchè lo stadio lo abblamo, il centro sportivo abbiamo la disponibilità a realizzarlo,. Dobbiamo ricordarci che siamo una matricola: ci sono squadre come il Cittadella che in B hanno più esperienza di noi. Vogliamo vincere ma non perchè ci sono nuovi investitori, dobbiamo toglierci l’ìeticchetta di matricola quanto prima. Palermo società satellite? Dipende da noi, se Palermo si dimostra quello che è stata nei playoff, credo che poche squadre in Europa possano competere per partecipazione. Dovremo convincere chi arriva che non siamo un satellite ma molto di più. Il mio nome non deve essere un limite, ma solo un’opportunità. Ci sono se servo, come in questi tre anni in cui abbiamo centrato due promozioni con la partecipazione della città. Si parte nel segno continuità? Si, Silvio non vuole cambiare la squadra che ha vinto. In testa Castagnini, la persona che, in termini di competenza e capacità, ha supportato di più il lavoro del tecnico. L’ambizione di Baldini è continuare a vincere. Tutti abbiamo apprezzato il lavoro non solo di Baldini, ma anche di Castagnini in questi tre anni, Non era facile vincere in Serie D, come non lo era in Serie C. Abbandono di Sagramola dalla carica di a.d.? E’ la prima persona da ringraziare per il lavoro svolto. Ricoprendo un ruolo diverso da quello di un allenatore o di d.s. è normale che una nuova proprietà vorrà una gestione retta nella parte amministrativa con una figura di riferimento. Giovanni Gardini? Potrebbe, non sono scelte che riguardano l’immediato. E’ una persona competente, per bene e con entusiasmo. Ma tutto ciò che riguarda il Palermo del futuro lo vedremo a cose fatte. Brunori? La Juventus ha investito molto sul suo cartellino, pagandolo milioni. Un anno fa non eravamo disposti a spendere tanto, Brunori ci ha ripagato con i suol 29 gol. Mi auguro che valuti quello che Palermo gli ha dato. Se vuole la A non gliela possiamo dare. La scelta è sua”