Cittadella, Pavan: “C’è grande delusione per aver mancato i playoff”
PAVAN CITTADELLA – Nicola Pavan, centrocampista del Cittadella, ha parlato alla stampa locale esternando tutta la propria delusione per la mancata qualificazione ai prossimi playoff, certificata dal recente KO interno contro l’Alessandria: “C’è delusione per una partita che ha compromesso il finale di stagione. Ma, per quanto riguarda il lavoro in campo, abbiamo cercato di […]
PAVAN CITTADELLA – Nicola Pavan, centrocampista del Cittadella, ha parlato alla stampa locale esternando tutta la propria delusione per la mancata qualificazione ai prossimi playoff, certificata dal recente KO interno contro l’Alessandria:
“C’è delusione per una partita che ha compromesso il finale di stagione. Ma, per quanto riguarda il lavoro in campo, abbiamo cercato di allenarci come sempre. Certo, abbiamo parlato di quanto è successo, analizzando le cose che abbiamo sbagliato, ma lo facciamo dopo ogni gara”
Su cosa sia mancato nell’ultimo mese e mezzo alla truppa di Gorini
“Il gol. Non è, però, solo un problema del reparto avanzato: la fase offensiva coinvolge tutti, difensori e centrocampisti compresi. La società ora ci chiede il massimo impegno, di approcciare le prossime gare nel modo giusto e di cercare di terminare bene. Questo perché, al di là della delusione, un conto è finire appena sopra la zona playout, un altro chiudere appena fuori dai playoff. Vogliamo fare bella figura, senza regalare niente a nessuno”
Citta che si ritroverà ora a essere arbitro del destino sportivo altrui
“Non ci deve interessare. Guardiamo in casa nostra, senza pensare a chi ci troviamo davanti. Dobbiamo dare il meglio pensando a noi stessi, ai compagni, allo staff, a chi lavora per la società. Assenza di stimoli? Ognuno deve trovare le motivazioni dentro di sé, cercando di dimostrare quanto vale”
Sul momento spartiacque, in negativo, della stagione
“L’aver perso giocatori importanti. E non mi riferisco solo alla doppia assenza in attacco ma anche a episodi che ci hanno condizionato, come l’epidemia influenzale prima di Parma, che ha tenuto fuori mezza squadra in una fase in cui si giocava ogni tre giorni. E poi ci sono state sconfitte come quelle col Monza o la Ternana ancora adesso inspiegabili, e sono risultati che, per come sono maturati, ti segnano. Sarebbe bello poter premere il tasto “rewind” e, a quel punto, riannodare il nastro fino alla finale di Venezia della scorsa stagione”