Cremonese, Pecchia: “Dobbiamo alzare ancora di più il nostro livello”
PECCHIA CREMONESE – Il tecnico grigiorosso, Fabio Pecchia, ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima trasferta a Cosenza. Queste le sue parole secondo quanto riporta cuoregriiorosso.com: “Cosenza? Per come si sono ritrovati a lavorare quest’estate non era semplice costruire una squadra, hanno subito qualcosa a settembre ma poi si sono ripresi. Dei 15 punti […]
PECCHIA CREMONESE – Il tecnico grigiorosso, Fabio Pecchia, ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima trasferta a Cosenza. Queste le sue parole secondo quanto riporta cuoregriiorosso.com: “Cosenza? Per come si sono ritrovati a lavorare quest’estate non era semplice costruire una squadra, hanno subito qualcosa a settembre ma poi si sono ripresi. Dei 15 punti in classifica 13 li hanno raccolti in casa, a dimostrazione di quello di cui sono capaci. L’ambiente sicuramente inciderà sulla loro squadra, che si sente sicura e forte tra le proprie mura. A Monza ha subito solo nella parte iniziale, a Parma ha fatto una grande gara. Sono comunque in salute, sanno fare bene le loro cose. Noi dobbiamo alzare ancora di più il nostro livello, visto che la vittoria non è arrivata. A centrocampo abbiamo i numeri e i giocatori necessari: ci sono Fagioli, Gaetano, Bartolomei e Valzania, che è rientrato. Vedremo chi potrà essere almeno inizialmente della gara, ma in corsa avremo bisogno di tutti. C’è anche Ciccio Deli. Attacco? Sono veramente contento per Jaime, martedì è entrato con forza energia e soprattutto fiducia. Credo che abbia la serenità e la forza per poter sfoderare una prestazione di livello. Daniel è un atleta integro, ha caratteristiche che gli permettono di recuperare le gare, ma io devo fare valutazioni sul lavoro in generale che deve fare la squadra. Ha giocato 90′ con Alessandria e contro il Frosinone con ritmi altissimi, vedremo se sarà della gara o entrerà a partita in corso. Devo considerare l’aspetto fisico e nervoso di chi sarà titolare. Le vittorie servono tutte, che arrivino contro una che è nelle prime posizioni o meno, conta sempre giocare per i tre punti che permettono di fare i veri salti. La squadra deve giocare sempre per il massimo, i dati non sono dei migliori in questo senso perché le vittorie sono poche, dobbiamo continuare a lavorare su questo tipo di atteggiamento. Ecco perché mi arrabbio quando la squadra ha raccolto meno di quanto seminato, perché a volte i nostri avversari con meno hanno raccolto di più. Ci sono alti e bassi, bisogna accettarli. Io contesto solo quando non si utilizza lo stesso metro di utilizzo, che nel corso di una gara non dovrebbe cambiare in maniera evidente. Ad esempio penso al mancato vantaggio di Alessandria, con Di Carmine pronto a ripartire. Al di là del vertice alto o basso e della posizione di Gaetano e Fagioli, abbiamo giocato bene ed in velocità. Abbiamo sbagliato diverse ripartenze, ma siamo stati bravi nello sviluppo e dobbiamo lavorare su quello. C’erano gli spazi perché il Frosinone ci è salito addosso, così come l’Alessandria, ma noi con la qualità siamo riusciti ad uscire dal pressing dei laziali. La vera differenza è stata una miglior gestione della palla, che ci permette di arrivare meglio alla conclusione. Quando si è sotto pressione bisogna rischiare e giocare di prima, ad Alessandria non siamo stati bravi a farlo». L’errore sul gol di Charpentier è da correggere: «Per me è un errore di tutta la squadra, di valutazione sulla risalita. La linea non si è comportata come avrebbe dovuto. In più c’è stata una grande giocata dell’attaccante».