Pecchia: “Sohm può giocare, Benedyczak sta bene. Sampdoria squadra veloce che gioca a viso aperto”
L'allenatore del Parma Fabio Pecchia è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di campionato contro la Sampdoria
Giornata di vigilia in casa Parma, l’allenatore dei crociati Fabio Pecchia ha presentato in conferenza stampa la prossima sfida di campionato contro la Sampdoria, valevole per la 21ª giornata di Serie B.
Post-Ascoli e Pre-Sampdoria: “Partita diversa rispetto a quella contro Ascoli. La Sampdoria è una squadra che gioca in velocità, una squadra che ha un’idea precisa, che vuole giocare a viso aperto, che vuole essere protagonista della partita”.
Gruppo e formazione: “La squadra sta bene, tutto il gruppo sta bene, anche il recupero di Ansaldi è in dirittura d’arrivo. Formazione? Sohm può giocare, è un calciatore che posso impiegare in diversi ruoli ed è un qualcosa di cui ne tengo conto quando faccio la formazione”.
Pecchia re dei cambi: “È una cosa che mi fa molto piacere, è un gruppo che sa vivere da gruppo e ottiene risultati da gruppo. Questo mi permette di far delle scelte semplici”.
Sul possibile rinnovo di Mihaila: “I matrimoni si fanno in due. Domenica ha avuto un atteggiamento molto positivo, ha lavorato per la squadra, anche senza palla, ci ha dato profondità. La cosa che mi piace di più è l’atteggiamento, quella voglia di lavorare prima per la squadra. Gol e assist? Ha dimostrato di aver nelle proprie corde queste caratteristiche”.
Il mercato interessa poco al Parma: “È una cosa che mi fa piacere ma spero che arrivi presto la conclusione del mercato in modo che il gruppo possa concentrarsi al meglio sul campo”.
Su Pirlo: “Ognuno ha il proprio percorso. Lui dall’Under 23 è passato ad allenare la Juventus, poi ha allenato in Turchia. A me ha aiutato tanto il lavoro fatto al fianco di Rafa Benitez”
Su Benedyczak: “Benek sta bene, ha vissuto un periodo non semplice, ma piano piano sta tornando, sta bene”.
Sulle iniziative del club e sull’allusione ad elementi che riguardano la tradizione: “Il nostro non è solamente un lavoro professionale. Partecipare a queste iniziative, capire e vivere l’ambiente in cui ti trovi è fondamentale. Per vincere serve anche un forte senso di appartenenza“.