Il pensiero del Direttore – Samp da studiare: fatica a vincere anche quando lo meriterebbe. E gli infortuni non sono sfortuna
L'editoriale sulla Sampdoria
In una Serie B che regala sempre sorprese, ci sono solo poche costanti da inizio stagione. Una tra queste è la discontinuità della Sampdoria non solo nel rendimento generale ma anche all’interno di una singola partita.
La squadra di Pirlo è falcidiata dagli infortuni che hanno colpito e messo k.o. a turno, spesso insieme, i calciatori più forti. Se l’accanimento sugli uomini di qualità è probabilmente sfortuna, un numero elevato di infortuni di natura simile non lo è ed in un calcio sempre più totale sotto la gestione di questi aspetti, le colpe sono da condividere con lo staff di Pirlo.
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Sciorinato il tema infortuni, passiamo avanti. Contro il Brescia la Samp ha spesso dominato il gioco, non facendo niente di speciale ma semplicemente imponendo il proprio dominio territoriale ad un Brescia mai pericoloso dalle parti di Stankovic.
La Samp ha gestito, sprecato clamorosamente (De Luca non sarà mai uno stoccatore), sbloccato la gara, gestito ancora e poi preso gol con un lancio da 50 metri in un’area che, nonostante l’assalto (teorico) finale del Brescia, non era popolata, anzi.
La sensazione che si ha guardando la Samp è che sia un caso clinico di facile lettura: i blucerchiati non riescono a vincere partite che meriterebbero né riescono a fare punti in gare in cui il gioco non c’è o è confusionario. Pirlo, che ha le sue colpe, paga anche diverse carenze dei giocatori dove lì il tecnico non può nulla: le occasioni sbagliate da De Luca e Stojanovic avrebbero indirizzato la partita nel primo tempo e l’avrebbero chiusa nel secondo. La Samp rischia molto ed alcuni elementi, che paiono andare sempre nella stessa direzione, non possono lasciare tranquilli una piazza che, in estate, sperava di aver superato il peggio che, se qualcos’altro va storto, non sarà stato tale.