Cittadella, Perticone: “Zero fighette o primedonne: chi vuole stare qui deve dare il 110%”
PERTICONE CITTADELLA VENEZIA – Romano Perticone, difensore e perno dello scacchiere tattico del Cittadella che ha conquistato la finale playoff, ha parlato ai microfoni di TuttoCesena.it soffermandosi sulla splendida realtà granata e sull’ennesimo, strepitoso, torneo disputato dalla compagine di Venturato, ora a centimetri dal sogno Serie A: “Siamo rimasti in lizza noi e il Venezia. […]
PERTICONE CITTADELLA VENEZIA – Romano Perticone, difensore e perno dello scacchiere tattico del Cittadella che ha conquistato la finale playoff, ha parlato ai microfoni di TuttoCesena.it soffermandosi sulla splendida realtà granata e sull’ennesimo, strepitoso, torneo disputato dalla compagine di Venturato, ora a centimetri dal sogno Serie A:
“Siamo rimasti in lizza noi e il Venezia. Ancora un paio di partite (domenica la finale d’andata in Veneto, giovedì il secondo atto in Laguna, ndr) e conosceremo il nostro destino…”.
Sulla semifinale con il Monza: “Nonostante il 3-0 a nostro favore dell’andata, eravamo ben consapevoli che la seconda sfida a casa di Balotelli non sarebbe stata una passeggiata. Dopo il loro 2-0 siglato a un quarto d’ora dalla fine, lo ammetto, abbiamo tremato. Ogni minuto che passava era per noi una piccola vittoria. Alla fine è andata bene…”.
“Siamo arrivati a un passo dal traguardo, faremo di tutto per coronare questo nostro grande sogno. Ma, ci tengo a sottolinearlo, comunque vada per noi sarà un successo. Perché il Cittadella, anche quest’anno, ha fatto qualcosa di speciale”.
Sulla realtà granata: “Chi vuole stare qui deve dare sempre il 110%, altrimenti aria. A Cittadella non ci sono primedonne o fighetti. Qui, una testa calda, non ci potrebbe stare. Qui si respira ancora il calcio di una volta. Quello sano, quello romantico, quello umano, quello di provincia. Qui, a fine allenamento, i giocatori si lavano ancora gli scarpini e i palloni da soli…”.
“A Cittadella prima si guarda al bilancio. E poi al campo. In questo club abbiamo poi pochissimi punti di riferimento, ma tutti credibili. Tutti fortissimi. Come il Direttore. O mister Venturato”.