Perugia, Goretti: “Futuro? Portare il Perugia in A. Decisiva sarà gara contro Cremonese”
GORETTI PERUGIA – Intervenuto in esclusiva a Grifo Stadium durante la trasmissione in onda su Tef Channel, il responsabile dell’area tecnica del Perugia Roberto Goretti, ha analizzato queste ultime gare della squadra, in corsa per i playoff. Ecco le sue parole: “Mancano 3 gare ma io sono convinto che l’ultima partita con la Cremonese dell’11 […]
GORETTI PERUGIA – Intervenuto in esclusiva a Grifo Stadium durante la trasmissione in onda su Tef Channel, il responsabile dell’area tecnica del Perugia Roberto Goretti, ha analizzato queste ultime gare della squadra, in corsa per i playoff. Ecco le sue parole:
“Mancano 3 gare ma io sono convinto che l’ultima partita con la Cremonese dell’11 maggio sarà quella decisiva per il nostro campionato. I playoff sono un obiettivo. Se lo centriamo, sono convinto che daremo fastidio a tutti per il nostro modo di giocare. Possiamo essere la sorpresa dei playoff.
Il mio futuro? Io mi auguro di riuscire a portare il Perugia in serie A. Per farlo però bisogna continuare a crescere sotto tutti i punti di vista: persone che ci lavorano, strutture. In questo momento la società esprime il 30-40 percento delle sue potenzialità. Se questo è l’anno zero, il prossimo deve essere l’anno uno. Io vado spesso a Bergamo, a vedere come lavora l’Atalanta. Perugia può essere Bergamo ma bisogna avere pazienza. All’inizio anche all’Atalanta si sono tappati le orecchie dopo qualche contestazione quando i risultati non arrivavano e hanno tirato dritto.
Se ripercorriamo la stagione, all’inizio il mister non ha potuto lavorare sul blocco squadra.
Abbiamo aspettato gli ultimi giorni di mercato perché, per prendere certi giocatori, così bisogna fare visto come è strutturato il calciomercato.
A lungo andare, durante il campionato, abbiamo commesso errori individuali seriali. Ma ci può stare tenendo conto del percorso fatto in questa stagione che è molto diverso da quello degli anni passati. Solo l’annata con Bisoli può essere paragonata a questa come anno zero. Abbiamo seguito l’indirizzo tecnico di Nesta e la sua mano si è vista benissimo all’andata a Cosenza. L’esempio lampante è stato lo spostamento di Verre da trequartista. Adesso quando il Perugia ha la palla è una squadra difficile da affrontare. Le prove contro Brescia e Lecce ci hanno dimostrato che in classifica siamo lontani da queste squadre ma sul campo siamo vicini. Poi ci dobbiamo mettere, come detto, i tanti errori singoli commessi. E non sono solo dei difensori. Anzi, siamo la squadra che subisce più gol da fuori e questo dipende dai centrocampisti e dagli attaccanti. Bisogna difendere da squadra, cosa che ci manca.
Lo scorso anno avevamo una squadra molto forte. Se fossi stato in Bucchi non sarei andato al Sassuolo ma avrei proseguito il percorso a Perugia”.