Pincolini sul Parma: “Krause ha sbagliato tutto ed è mal consigliato. Bisogna ripartire”
PINCOLINI PARMA – Vincenzo Pincolini, preparatore atletico della Nazionale U21 che vanta anche un passato nel Parma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Radio Parma” manifestando il proprio pensiero sulla squadra ducale. Ecco quanto riportato da “Parmalive.com”: “La società non è entrata nel cuore della tifoseria, sta sbattendo contro un muro. Il problema non […]
PINCOLINI PARMA – Vincenzo Pincolini, preparatore atletico della Nazionale U21 che vanta anche un passato nel Parma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Radio Parma” manifestando il proprio pensiero sulla squadra ducale. Ecco quanto riportato da “Parmalive.com”: “La società non è entrata nel cuore della tifoseria, sta sbattendo contro un muro. Il problema non è legato solo alle partite contro Lecce e Cosenza, bensì a come è strutturato il progetto. Il limite della rosa del Parma non è legato solo all’esperienza dei giocatori, i giovani specialmente, che stanno facendo fatica ad integrarsi alla realtà di B, ma anche alla qualità; il Parma ha fatto un mercato faraonico, comprando però giocatori che non hanno mercato, a differenza di un Lucca, per esempio, comprato dal Pisa a soli due milioni. Probabilmente il presidente è stato consigliato da procuratori che hanno fatto solo il loro interesse, mettendogli in casa giocatori che non possono stare insieme dal punto di vista tecnico-tattico. E’ un mosaico fatto con tasselli che non possono stare insieme”.
“Mi preoccupa il nervosismo di Schiattarella, perché significa che porta in campo uno stato d’animo che c’è dentro al gruppo. La Serie B è diversa dalla A, è fatta di concretezza. Krause ha sbagliato tutto, bisogna ripartire. Se si disinnamora lui della città e del Parma è la fine; la società secondo me, pian piano, sta iniziando a capire i suoi errori, e sta cercando di instaurare una vicinanza con la città, ad esempio vedi i cambiamenti di prezzo nella campagna abbonamenti o l’apertura degli allenamenti al pubblico, ma gli errori fatti sono molti. Non servirebbe solo, come tutti dicono, il cambio di allenatore, ma anche l’avere un direttore sportivo che riporti la società vicino alla città. La società andrebbe aiutata, incoraggiata, le critiche sono inevitabili, vista la situazione, però c’è solidità economica, e ciò non è scontato e una cosa banale. Il tutto, secondo me, è messo in secondo piano rispetto al grande progetto stadio, che è il grande obbiettivo della nuova proprietà”.