Venezia, Piovesan: “C’è un forte senso di identità tra l’Academy e la città. È molto bello il rapporto che c’è con la prima squadra e i dirigenti più alti”
Il Presidente dell'Academy arancioneroverde ha parlato del suo lavoro e del progetto in corso
Alessandro Piovesan è il Presidente dell’Academy del Venezia dal 2014 e in un’intervista a TuttoVeneziaSport ha parlato del suo lavoro nel settore giovanile della squadra lagunare. Di seguito le sue parole riportate da TuttoMercatoWeb.
Piovesan ha spiegato che cosa è l’Academy: “Rappresenta le categorie pre agonistiche, quindi primi calci, pulcini, del Venezia, è l’attività di base del Venezia FC”.
Sul suo percorso all’interno del settore giovanile e sugli obiettivi futuri: “Sento di aver preso in mano concretamente l’Academy tre anni fa, quando ho impresso il mio modello di fare sport, trasversale al calcio, va a toccare altre attività da fare insieme al Comune, le scuole, enti, ospedali, fondazioni. Attraverso lo sport si possono toccare moltissime leve che possono non soltanto far del bene ai bambini dandogli la giusta istruzione e il giusto insegnamento nel calcio. Abbiamo creato un modello organizzativo imprenditoriale che può essere veramente copiato in tante altre città e società. In tanti mi chiamano per studiarlo e tante città si stanno avvicinando a questo modello. Tanti comuni e società, professionistiche e non, chiedono incontri per illustrargli il come siamo riusciti a costruire questo progetto, con tutte queste attività fatte in maniera continuativa e con basi solide”.
Sul numero di giovani presenti nell’Academy: “Il nostro target massimo ora è 160 bambini, ma da quest’anno abbiamo ampliato l’attività e abbiamo creato per la prima volta Venezia Fc Academy H Farm e Venezia FC Acadamy Astori, andiamo a fare attività di calcio in franchising in alcune scuole creando delle squadre con il loro nome. Questo per sopperire al fatto che le famiglie spesso non hanno tempo e capacità economiche di portare su e giù e bambini. Finita scuola, quindi, c’è proprio la squadra che li porta su e giù, poi i più bravi vengono a giocare con noi”.
Su ciò che rappresenta l’Academy del Venezia: “È diventato un punto di riferimento perché stiamo facendo anche tornei di caratura importante a livello nazionale, Milan, Inter, Genoa, Sampdoria, ora arriva la Juventus, tutte le squadre sono di casa. Lo stesso vale per le realtà dilettantistiche. Questo vale anche per le famiglie che vogliono venire a vedere Venezia, prepariamo dei tour per loro. C’è un forte senso di identità tra l’Academy e la città del Venezia. I nostri istruttori poi chiaramente coltivano il sogno di arrivare in prima squadra”.
Alessandro Piovesan ha parlato anche dei complimenti ricevuti per questo progetto: “Il ringraziamento più importante ce l’ha fatto l’anno scorso il sindaco, siamo stati premiati come eccellenza di Venezia con il Leone di San Marco. Le testimonianze più belle sono quelle del direttore dell’ASL, che ci ringrazia sempre per l’attività che facciamo per esempio in ortopedia o in pediatria, anche tante associazioni per disabili, tutte quelle attività che facciamo per carattere sociale e che però non divulghiamo, però sono le cose che ci danno più piacere. Poi è naturale che la cosa che ci piace di più è il calcio e siamo focalizzati sull’insegnare calcio”.
Il Presidente dell’Academy ha poi concluso con questo messaggio: “Secondo me i bambini devono avvicinarsi al gioco del calcio già dai 5 anni, purtroppo in Italia arrivano intorno ai 7-8 anni, noi li accogliamo già dai 5 anni con istruttori qualificati. C’è poi un rapporto con la prima squadra e i dirigenti più alti molto bello. Il bambino nostro, quindi, poi sogna di riuscire a diventare il Modolo di turno, il Pohjanpalo di turno, i nostri bambini vanno allo stadio come se fosse l’evento della settimana. Ogni volta che ci spostiamo portiamo centinaia di bambini, siamo presenti in 30 scuole e arriviamo a centinaia di bambini. Abbiamo vinto anche un bando per fare sport nelle carceri femminili, è un’attività che aggiungeremo al nostro programma in questi giorni”.