Monza, Pirola: “Prima da titolare? Brocchi mi ha fatto un bellissimo regalo di compleanno. Il mio sogno è giocare in Nazionale maggiore”
PIROLA MONZA – Lorenzo Pirola, difensore giovanissimo del Monza, di proprietà dell’Inter, sta bruciando le tappe e sabato ha giocato la sua prima partita da titolare contro il Chievo. Il ragazzo, che risponde alle linee guida berlusconiane (non ha tatuaggi, è brianzolo, è una giovane promessa), si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. Ecco le […]
PIROLA MONZA – Lorenzo Pirola, difensore giovanissimo del Monza, di proprietà dell’Inter, sta bruciando le tappe e sabato ha giocato la sua prima partita da titolare contro il Chievo. Il ragazzo, che risponde alle linee guida berlusconiane (non ha tatuaggi, è brianzolo, è una giovane promessa), si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:
«Sicuramente Brocchi, con la prima da titolare, mi ha impacchettato un regalo bellissimo: ho capito che avrei giocato nella rifinitura. Sono molto autocritico, ma penso di aver fatto una bella prestazione, abbiamo vinto lo scontro diretto senza subire reti, siamo tornati la miglior difesa e siamo secondi da soli. Mi sto allenando con la solita passione. Tutte le sfide sono toste: la classifica dice che finora l’Empoli è stata la più forte, ma mi sono piaciute anche Venezia, SPAL, Chievo e proprio il Cittadella che affronteremo nel week-end. Non vinciamo in casa da troppo tempo, è il momento di tornare a far valere il fattore campo. Esordio più emozionante? Difficile scegliere tra due momenti (debutto in A e in B) che ricorderò per sempre. L’esordio in A nel finale di match con la SPAL è stato il coronamento del mio percorso con l’Inter. Sono grato a Conte per avermi fatto sentire parte del gruppo nonostante fossi il più giovane: ho sempre percepito la sua fiducia. Berlusconi? Prima di sabato, lo avevo visto solo in televisione: ci ha trasmesso il suo carisma in vista di questa fase cruciale della stagione. Ecco, mi ha impressionato soprattutto la voglia di Berlusconi e Galliani di centrare la Serie A: non è scontato per chi nel calcio ha già vinto tutto il possibile. Fonte d’ispirazione? Sono cresciuto studiando Sergio Ramos e poi sul campo sono maturato con i consigli di De Vrij e Skriniar. Ma voglio continuare a migliorare: a Monzello ho dei professori come Paletta, Bellusci e Scaglia e il credo offensivo di Brocchi mi sta facendo crescere anche in fase di impostazione. Ho sempre seguito con simpatia il Monza e sono andato anche diverse volte a tifarlo allo stadio: è un orgoglio indossare la maglia della squadra che rappresenta il mio territorio proprio nell’anno del grande sogno. Il mio sogno? Giocare in Nazionale maggiore è ciò che desidera ogni bambino: non ho fretta, so che la strada è lunga, ma spero con tutto il cuore di arrivarci. Il tifo della mia famiglia è il segreto che mi dà la forza nel cammino verso la Serie A».