Pisa, D’Angelo: “Mi sarei trovato benissimo a giocare in questa squadra. Il calore della Curva è molto motivante”
PISA D’ANGELO – Luca D’Angelo, tecnico del Pisa, ha risposto ad alcune domande inviategli da parte dei supporters neroazzurri, attraverso i canali social del club toscano. Eccone un estratto riprese da TuttoPisa.com: “I nostri ragazzi sono monitorati tramite un lavoro stilato dal nostro Prof. Marco Greco. Per ovvi motivi si tratta di un programma fisico di […]
PISA D’ANGELO – Luca D’Angelo, tecnico del Pisa, ha risposto ad alcune domande inviategli da parte dei supporters neroazzurri, attraverso i canali social del club toscano. Eccone un estratto riprese da TuttoPisa.com:
“I nostri ragazzi sono monitorati tramite un lavoro stilato dal nostro Prof. Marco Greco. Per ovvi motivi si tratta di un programma fisico di 6 giorni. L’augurio di tutti noi è di tornare a parlare prima possibile di tattica e tecnica.
Il campionato di B come sempre è molto avvincente, fisico e nel quale ci sono ottimi spunti tattici. Alcune squadre dispongono anche di calciatori che hanno i colpi singoli per vincere partite che non meriterebbero – ma fa parte del gioco.
Mi sarebbe piaciuto molto giocare nella nostra squadra. Intanto perchè sarei stato titolare inamovibile con la fascia da capitano – scherza – e poi perchè è una squadra dedita al lavoro e alla ricerca costante della vittoria: mi sarei trovato benissimo.
Se mi fermo a guardare la Curva durante le partite? Mi soffermo in pratica tutte le volte che giochiamo le partite casalinghe perchè è molto motivante. Ho indelebile nella mente la coreografia fatta nella partita d’andata contro la Triestina, fu qualcosa di veramente emozionante.
Cosa dissi alla squadra prima della finale di Trieste? Ho detto tante cose nel pre-partita però credo che la più importante ed incisiva, e che mi venne spontanea non appena vidi lo stadio pieno, fu di dire ai ragazzi che i nostri tifosi erano 5 mila in uno stadio con il triplo di presenze avversarie ma i nostri sarebbero stati più calorosi, organizzati ed avremmo giocato in casa.”