Spezia, D’Angelo: “Qualcuno andrà via, ma abbiamo battagliato in modo eccezionale”
Le parole di D'Angelo, allenatore dello Spezia, dopo la vittoria degli aquilotti contro il Pisa all'Arena Garibaldi.
Le parole di Luca D’Angelo, allenatore dello Spezia, dopo la gara vinta 3-2 contro il Pisa di Aquilani.
“Partita difficile, Pisa squadra importante. Se pensiamo che tiene in tribuna Leverbe e Nagy, si capisce che è una squadra che gioca molto bene. Noi ci abbiamo messo cosa potevamo metterci nel secondo tempo. Abbiamo qualche difficoltà, anche numerica. Abbiamo giocato con qualcuno che andrà via, eravamo più tesi di loro ma la squadra ha battagliato in modo eccezionale. Noi abbiamo vinto: se in altre circostanze non siamo stati premiati dal risultato,o ggi ce lo teniamo stretto”.
“L’applauso dei tifosi del Pisa è stato emozionante, li ringrazio. Qui sono stato benissimo e trattato in modo strepitoso dal punto di vista professionale e umano. Mi auguro di lasciare un buon ricordo a Spezia così come ho fatto qui. Abbiamo sofferto il primo quarto d’ora, il Pisa aveva animo per attaccarci. Non siamo stati brillantissimi dal punto di vista mentale, ma abbiamo trovato il vantaggio. Nel secondo tempo era abbastanza normale chiudersi per una squadra che fatica a vincere le partite. La preoccupazione deriva dalla classifica, ma abbiamo ribattuto tanti calci d’angolo. Per assurdo abbiamo preso gol in contropiede, poi dopo il copo di testa di Touré ci siamo stati. I ragazzi ci tengono tantissimo, in questo momento siamo questi e dobbiamo avere voglia di superare questo momento non semplice”.
“È evidente che la squadra ha bisogno di giocatori che spingano questa squadra. Non sappiamo ancora cosa è successo a Kouda. Applausi dei tifosi alla fine? Ci sono stati vicino tantissimo, anche per questo li dobbiamo ringraziare. Oggi possono essere felici, loro giustamente chiedono attaccamento alla maglia e penso che oggi la squadra lo abbia dimostrato ampiamente. Ci prepariamo a giocare sabato una bellissima partita, dobbiamo continuare su questa strada dal punto di vista mentale. Abbiamo fatto tre gol fuori casa, non sono pochi, ma la squadra deve scioglirsi dal punto di vista mentale”.
“Abbraccio collettivo dopo i gol? I ragazzi sono bravi, sono ripartiti con grande problematiche ma ogni volta che si riesce a vincere lo fanno in modo forte. I ragazzi subiscono pressioni giuste per il nostro lavoro, ma sono sempre dei ragazzi. Anche a loro vincere o pareggiare cambia tanto“.