Catanzaro, Polito: “In pochi avevano il coraggio di succedere a Vivarini, sempre creduto in Caserta! La verità su Antonini, Vandeputte, mercato e rinnovi…”
Il bilancio dell'uomo mercato giallorosso
Ciro Polito, direttore sportivo del Catanzaro, ha parlato in sala stampa dopo il successo per 1-0 ottenuto dalle Aquile del Sud contro la Salernitana al Ceravolo che ha positivamente concluso il 2024 giallorosso.
Catanzaro, il bilancio di Polito al giro di boa
“Faccio le condoglianze a nome mio e della proprietà alla famiglia di Riccardo e manifestiamo la nostra vicinanza a quella di Domenico. Quando Noto mi ha chiamato, mi ha detto che io sono uno che si prende gli incarichi difficili: dopo due anni e mezzo di calcio spettacolo, vittoria della Serie C e semifinale playoff in Serie B era complicato ripartire. Non si poteva smantellare tutto in termini di filosofia calcistica, né cercare di copiare il recente passato. Come ho sempre detto, abbiamo un calciatore spaziale come Iemmello che è la nostra punta di diamante e va messo nelle condizioni di esprimersi. La prima cosa che ho fatto è stata riconfermare lo zoccolo duro e completarlo con innesti in tutti i reparti. Sono solito portare almeno due giocatori per ruolo, in alcuni forse ne ho portati tre.
Mai avuto problemi con questo gruppo, anzi. Gli faccio i complimenti per l’atteggiamento, sia dei titolari che di chi gioca meno. Oggi Pagano è entrato in campo dopo diverse partite fuori e ha dato il suo contributo per il successo. Questa cosa mi riempie di orgoglio. La squadra era stata costruita per il 4-2-3-1, poi si è deciso di virare sul 3-5-2 per mettere in condizione tutti di esprimersi al meglio. Nel calcio moderno vedo esterni offensivi che diventano quinti proprio come Compagnon, ma noi abbiamo anche quinti puri come D’Alessandro e terzini come Cassandro che si muove bene anche da braccetto. Questo è merito anche del mister e del senso di abnegazione dei ragazzi. Oggi guardavo Cremonese-Brescia e dicevo ai ragazzi: come si fa a disputare una partita così per novanta minuti e prendere goal al 95′. Quest’anno in Serie B risultati di questo tipo sono molto frequenti. Io sono ambizioso, ma la priorità deve essere quella di mantenere la categoria. Rifletto su quello che si farà, non a quello che si è fatto. Penso sempre positivo, vedo la squadra lavorare bene con il mister. Normale ci fossero delle difficoltà iniziali, ma posso dire con orgoglio che le mie sensazioni positive di inizio stagione sono state confermate. Vivo tra casa e lavoro, vivo il calcio e la città in maniera molto leale e diretta assieme alla mia famiglia.
Mercato? Non posso dire che non partirà nessuno. Qualcosina si farà, l’obiettivo di tutti è farsi. Abbiamo ricevuto offerte per qualche nostro giocatore, ma ho risposto picche. Antonini sta bene qui, se poi arriva qualche zio Paperone che porta tanti soldi da reinvestire valuteremo il da farsi. Mi tengo i miei, se ci sarà qualche situazione ci muoveremo in maniera intelligente. Attacco? Oggi siamo 4 per 2 posti. Abbiamo tanti esterni come Seck, Compagnon ecc. La squadra va un po’ sistemata sacrificando a malincuore qualcuno. Sugli esterni, ci farebbe piacere trovare un quinto puro. I miei attaccanti, ripeto, me li tengo. Rinforzi in mezzo al campo? Abbiamo due centrocampisti che hanno fatto sei goal come Pompetti e Pontisso, Koutsoupias che è una mezzala moderna, Pagano che in tanti vorrebbero e Coulibaly che nemmeno sta giocando. In queste situazioni serve mantenere l’equilibrio, inserire gente a caso non fa altro che alterarlo e creare problemi. Con Pompetti mancano solamente le firme per il rinnovo, l’accordo è chiuso. Situm è un giocatore del Catanzaro, voglio tenerlo e fargli finire la stagione qui. Vuole andare avanti con noi, lo stimo e ne parleremo nelle prossime settimane. Se avrà esigenze particolari, nel caso ne parleremo.
L’eredità di Vivarini in molti avevano paura di prenderla, Caserta non era visto bene solo per il suo recente passato e non per l’uomo o il professionista. A Cosenza è stato mandato via per i derby e da decimo in classifica, cosa che i silani non erano mai riusciti a fare prima. Noi ci abbiamo creduto fortemente e i risultati ci stanno dando ragione. Tranne che a Cosenza (ride)… gli ultimi minuti del Marulla mi hanno fatto molto arrabbiare, ma il derby è derby e i calciatori sono anche degli esseri umani. Oggi abbiamo avuto una cazzimma che chiedo sempre io. Voglio una squadra ignorante ma intelligente. Bisogna fare di tutto per vincere, come fatto oggi e a Palermo. A Cosenza siamo andati in un loop mentale perché la sfida era talmente sentita che i ragazzi hanno chiesto di allenarsi nel pomeriggio di Natale. Questa è la nostra mentalità. Il volere troppo qualcosa a volte porta a perderla. Abbiamo avuto un calo fisico clamoroso, bastava tenere la palla vicino la bandierina. Il passato però è passato, capisco la delusione ma bisgona guardare avanti”,
Ritorno Vandeputte? Se vado dalla Cremo e lo chiedo, i grigiorossi mi puntano un fucile addosso. Facciamo cose serie, non diciamo cose che possano mancare di rispetto alla nostra gente. Pensiamo a fare cose fattibili, non situazioni per le quali c’è lo 0% di possibilità di riuscita”.