Reggiana, caso Portanova, parla il papà: “Nessuno considera prove schiaccianti. Chi è nel giusto non deve temere nulla, e così è stato”
Le novità sul caso Portanova
Giornata interlocutoria, quella di ieri, per Manolo Portanova. La Corte d’Appello della FIGC avrebbe dovuto pronunciarsi riguardo al ricorso presentato dalla Procura dello Sport nei suoi confronti in merito alla richiesta di cinque anni di squalifica dopo la condanna in primo grado del centrocampista del Genoa, in prestito alla Reggiana. La decisione degli uffici federali però, è stata quella di sospendere ogni tipo di giudizio in ambito sportivo, almeno fino alla fine dell’iter penale.
Insieme allo stesso calciatore, anche il padre, Daniele Portanova ha preso posizione sui suoi canali social. Ecco le sue parole:
“Da tre anni viviamo incomprensibilmente una situazione che non ci appartiene, nessuno e dico nessuno fino a questo momento ha mai deciso di leggere e di comprendere quello che c’è scritto dentro i fascicoli raccolti e depositati, gli stessi fascicoli che hanno visto il primo grado di giudizio del procedimento penale dare un opinione senza tenerne conto, prove SCHIACCIANTI che non lasciano alcun alibi o dubbio.. Da padre ho dovuto trovare la forza di spiegare a mio figlio che nonostante tutto chi è dalla parte del giusto e soprattutto con la coscienza pulita non deve temere nessuno e così oggi è stato. Anche se non è di loro competenza la giustizia sportiva oggi ha assolto Manolo leggendo gli atti. Un piccolo passo, un mattone ben saldato per costruire un qualcosa di grande che solo tu figlio mio sai. Certo e convinto che non sarà l’unico, posso solo ricordati quanto sei forte dentro e soprattutto fuori”.