Dal Frosinone a Puscas, dal Parma a Bianchi: i 4️⃣ perché di PSB
Torna il consueto appuntamento
Perché il Frosinone riesce a essere così straripante?
Nove risultati utili consecutivi, primato in classifica blindato a suon di mandate, e la sensazione di potersi ergere a leader nel tempo di un campionato che finora sembrava non fosse proprio intenzionato a conoscere padroni. Il Frosinone di Fabio Grosso è senza alcun dubbio la miglior squadra vista in questa prima parte di stagione, e la ragione di ciò non può che essere variegata e multifattoriale. La conferma dell’allenatore, dopo la delusione per i mancati playoff nella scorsa annata, finora ha sorriso alla dirigenza, convinta che il percorso avrebbe potuto germogliare in una maniera più proficua. Così è stato: al tecnico è stato garantito il tempo come risorsa principale, farcendo poi l’organico con rinnovata qualità. I Ciociari giocano un calcio moderno, propositivo, attento in fase difensiva, cinico in fase offensiva e consapevole del da farsi nelle transizioni. Tutti – e non è un riferimento fumoso – sono coinvolti in questo processo, che ha tutti gli elementi e gli strumenti per continuare a convincere.
Francesco Fedele
Perché Puscas ha avuto sin qui poco spazio al Genoa?
Parlare dell’attaccante rumeno dopo il gol che ha sbloccato Genoa-Südtirol è facile, ma nonostante ciò una riflessione è necessaria. Il calciatore classe 1996 è arrivato in rossoblù in seguito a una prima parte di 2022 semplicemente mostruosa in prestito al Pisa. Nonostante gli 8 gol segnati, ha dimostrato di essere tutt’altro che una prima punta che necessita di non avere altri punti di riferimento accanto. Ha dato il meglio di sé scambiandosi costantemente di posizione e ruolo con Ernesto Torregrossa, dimostrando una certa mobilità e propensione al sacrificio. Al Grifone ha trovato un altro bomber in grado di fungere da regista offensivo come Massimo Coda, eppure sin qui non li si è mai visti in tandem per un numero ragguardevole di minuti. I primi sei mesi dell’anno dimostrano che ciò sarebbe possibile e che questa potrebbe essere una valida soluzione alle difficoltà realizzative della squadra. Mister Alberto Gilardino non potrà non riflettere su tale opzione.
Emanuele Garbato
Perché Flavio Bianchi gioca a singhiozzo?
Flavio Bianchi è probabilmente la sorpresa più lieta del Brescia in questa stagione. Il classe 2000, autore di 4 reti, è sempre tra i più positivi nella squadra di Clotet ma, nonostante ciò, il suo impiego non è sempre certo. Guardando il minutaggio di Bianchi, infatti, si nota un certo andamento a singhiozzo. Sulle 14 presenze 5 sono state dal primo minuto, ben 9 a gara in corso (spesso pochi minuti). In due occasioni, invece, non è subentrato. Il quesito, dunque, sorge spontaneo: perché gioca a singhiozzo? In una squadra ricca di attaccanti, Bianchi è l’unico con quelle caratteristiche: rapido, mai domo e col mirino sulla porta sempre ben fisso. Probabilmente Clotet è a caccia della coppia ideale ma, perlomeno alla luce di quanto dimostrato dal campo, dare continuità a Bianchi potrebbe far esplodere definitivamente il calciatore.
Alessio D’Errico
Perché il Parma continua a zoppicare?
Qualche settimana fa il Parma aveva tanti infortuni, molti indisponibili ma, nonostante ciò, Pecchia aveva trovato la quadra col poco materiale a disposizione, portando a casa un buon rendimento. Per assurdo, da quando tutti gli elementi di spicco sono rientrati, il Parma è tornato a zoppicare. Un andamento altalenante, due sconfitte di fila in casa ed in mezzo un pareggio col Cagliari. Il gioco sfrontato e frizzante visto in alcune fasi della stagione pare essere sparito col rientro degli uomini con maggiore qualità: come mai?
Francesco Gala