Ag. Raimondo: “Presto per parlare del suo futuro, deve restare concentrato solo sulla Ternana”
Parla il rappresentante dell'uomo del momento
Giuseppe Galli, agente di Antonio Raimondo, è intervenuto ai microfoni di TernanaNews.it soffermandosi sullo strepitoso avvio di stagione che ha visto protagonista il giovane attaccante classe 2004 – attualmente in prestito alle Fere dal Bologna – in Serie B.
Raimondo sta avendo numeri da bomber vero, si aspettava un’esplosione del genere?
“Io e Ciro Caruso sapevamo che avrebbe fatto bene, l’impatto che ha avuto con il campionato di Serie B è stato veramente positivo, senza contare i pali o le parate dei portieri avversari a quest’ora avrebbe fatto sicuramente anche qualche gol in più, perciò sono veramente contento. Sapevamo che era un giocatore forte, la Ternana lo sta facendo giocare e lui sta ripagando la fiducia, Antonio si merita questo exploit”;
Quanto è vicino Antonio a poter diventare un giocatore di Serie A?
“Adesso deve solo essere concentrato in quello che sta facendo a Terni, perciò parlare di futuro è ancora presto. Il suo obiettivo deve essere quello di fare bene con la Ternana, cosa che sta già facendo e continuare se possibile con questo rendimento, poi anno per anno si valuterà. Ad oggi vi posso dire che lui è contento a Terni così come noi lo siamo per lui”;
Abbiamo sentito il papà di Antonio e ci ha raccontato un po’ di lui, lei che dice del ragazzo?
“Sono anni che seguiamo Antonio e conosciamo bene il ragazzo, ha la testa sulle spalle, in campo poi è uno che non molla niente e nelle difficoltà è bravo a tirarsi fuori, questa è una forza che in tanti gli riconoscono”;
Lei a Terni è stato procuratore tra gli altri di Grabbi, Kharja e Lucchini, è un caso oppure la Ternana è un ambiente ideale per far crescere e valorizzare i giocatori?
“Evidentemente la Ternana porta bene (ride, ndr). Con Agostinelli in panchina sfiorarono anche la Serie A. Grabbi fece benissimo a Terni e poi andò a Blackburn per una cifra anche molto importante, perciò spero che questo precedente porti bene”;
C’è qualche giovane emergente in Serie B da tenere sotto osservazione?
“Io parlo dei miei che sono forti. Antonio sta facendo bene con la Ternana, bene sta facendo anche Bianco alla Reggiana che è un ragazzo del 2002 e Riccio a Modena. Sono molto contento di loro”;
Si può fare un paragone tra Raimondo e Grabbi?
“Sono due giocatori molto diversi tra di loro, tecnicamente sono bravi entrambi. É un paragone difficile da fare, Antonio è forte pure di testa, Ciccio invece la testa non sapeva nemmeno cosa volesse dire (ride, ndr). Però Ciccio aveva una qualità tecnica e una potenza veramente impressionante, fare oltre 20 gol a stagione non è cosa da tutti. Mi auguro che possa farne altrettanti anche Antonio, però è anche vero che lui è un 2004 e ha tanto tempo per crescere e migliorare, io gli ho detto che ora deve alzare l’asticella ed è una sfida che ha accolto da subito”;
Che ne pensa della stagione della Ternana?
“Sono contento che si sta risollevando, mi auguro che possa continuare con questo rendimento e che la Ternana alla fine del campionato si riesca a salvare”;
Inizio di stagione difficile, Antonio come ha vissuto quel periodo?
“Antonio si è ambientato da subito bene, mi ha detto che la squadra era forte, l’impatto è stato ottimo. Quando c’è il gruppo le difficoltà si superano, e la Ternana ne sta uscendo nel migliore dei modi. Ad oggi la Ternana è salva, ma è ovvio che il campionato è lungo, sono sicuro che Capozucca saprà attrezzare la squadra per questa seconda parte di stagione, è nelle mani giuste”;
Com’è nato l’interessamento della Ternana per Raimondo? La trattativa è decollata subito?
“È stato Capozucca che ha chiamato il Bologna e non c’è stato molto da dire, abbiamo accettato subito, il progetto era puntato su Antonio e noi eravamo felici di questo. Alla Ternana hanno mantenuto la parola, Stefano quando dice una cosa è quella, perciò quando ci hanno detto che avrebbero fatto una squadra giovane con Antonio protagonista abbiamo detto subito di sì. Non ci sono stati ostacoli nonostante ci fossero anche altre squadre interessate a lui, ma sapevamo che alla Ternana Antonio poteva giocare e rendersi protagonista e cosi è stato”;
Perché in Italia è cosi difficile lanciare i giovani ad alti livelli?
“In Serie B i giovani vengono fatti giocare perché sono una risorsa per le società, in Serie A è già più complicato. Questo perché in Italia non c’è la pazienza di saperli aspettare, sbagliano 2-3 partite e già sono da scartare, io dico invece che il giovane per crescere ha bisogno di sbagliare”;
Infine, il papà di Antonio ci ha raccontato del legame di Antonio con Sinisa al Bologna…
“Sinisa ci ha sempre creduto in questo ragazzo, lo ha fatto esordire in Serie A a 17 anni, credo che aveva tutti i motivi per farlo, perché è un ragazzo tecnicamente molto valido e poi ha un sinistro di una potenza e di una precisione incredibile perciò ha detto bene il papà, i rapporti sono stati da subito ottimi”.