Roberto Rambaudi: “Il Crotone ha la promozione a portata di mano”
RAMBAUDI CROTONE PROMOZIONE – Roberto Rambaudi, ex calciatore e adesso opinionista televisivo e allenatore, ha parlato della Serie B a 360° gradi, pronosticando l’esito delle ultime 3 giornate di campionato: “Quanto è cambiata la B dopo il lockdown? Tanto, direi. Come l’intera Nazione. L’unica conferma – ha detto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport […]
RAMBAUDI CROTONE PROMOZIONE – Roberto Rambaudi, ex calciatore e adesso opinionista televisivo e allenatore, ha parlato della Serie B a 360° gradi, pronosticando l’esito delle ultime 3 giornate di campionato: “Quanto è cambiata la B dopo il lockdown? Tanto, direi. Come l’intera Nazione. L’unica conferma – ha detto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – è stata la promozione del Benevento. Quali sono le maggiori oscillazioni? In positivo l’Ascoli di Dionisi, che al pronti-via ha subito saputo imboccare la strada verso la giusta direzione. In negativo invece Pescara, Perugia e Frosinone. Il Pescara, forse, più di tutte, è la squadra che vedo maggiormente affannata. Mi aspettavo il Pescara in lotta per la Serie A? Forse non per la promozione diretta, ma si, me lo aspettavo quantomeno in lotta per i playoff. Come organico la squadra c’è, ma il non aver trovato la chiave giusta li ha portati a dover lottare per non retrocedere. Il Perugia? Ha un grandissimo reparto offensivo, ma non è riuscito a trovare il giusto equilibrio negli altri reparti. Conoscendo Serse Cosmi, credevo desse una forte impronta alla squadra, invece non c’è riuscito. Cosa ne penso del cammino della Juve Stabia? La vittoria in rimonta contro il Chievo è stato un segnale forte. Nel calcio, spesso, gli episodi la fanno da padrone, e quello potrebbe essere l’episodio che tanto attendevano. Dopo i 4 ko di fila il pareggio contro il Frosinone e la vittoria contro il Chievo le hanno ridato fiducia. Sono ancora in corsa per obiettivi importanti. Il Benevento ha completato l’opera, era scontato? Beh, si. Ma lì c’è un fuoriclasse di nome Vigorito che mette tutti in condizione di rendere al massimo. Poi bisogna fare i complimenti anche a Inzaghi: ha saputo guidare una Ferrari portandola al traguardo prima di tutti, bravo poi a parcheggiarla in garage priva di graffi. Il Benevento, però, al ritorno in campo non ha ripreso la corsa lasciata nel pre-covid, giusto? Dominare tutte le partite non è mai facile. Inzaghi è stato bravo a leggere le situazioni e a sfruttare l’enorme potenziale a propria disposizione. Chi lo seguirà in Serie A? Il Crotone, a mio avviso, ha ormai la promozione diretta a portata di mano. Stroppa è un bravo allenatore. La sua è una squadra organizzata tatticamente, dotata di tanta qualità e fisicità. La favorita per i playoff? Se ci rientra dentro, la mia favorita resta l’Empoli. Ma non bisogna sottovalutare il Pordenone e la Salernitana. Mi aspettavo il calo del Cittadella? No. Il Cittadella merita comunque tanti applausi. E’ una delle poche società a cui si può accostare la parola ‘progetto’. Ogni anno cambiano tanti giocatori, eppure sono lì a giocarsela sempre. Ciò avviene perché i veri fuoriclasse li hanno a livello dirigenziale. Il Frosinone del mio amico Nesta? Con Alessandro abbiamo giocato insieme nella Lazio, anche se ha 10 anni meno di me. Come allenatore ha fatto molto bene a Perugia. Con il Frosinone sta facendo un po’ meno bene, con quell’organico credevo incidesse di più. E’ un bene che tanti ex giocatori blasonati siano proiettati su panchine di B senza gavetta? Effettivamente non è giusto. Pare che la gente tenga più al ‘nome’ che alle conoscenze. Ogni presidente spera di scoprire il nuovo Guardiola. Chi mi sta più piacendo tra i tecnici? Dionigi dell’Ascoli, Dionisi del Venezia, Italiano dello Spezia e poi Castori, che non si arrende mai. Mi piacerebbe allenare in Serie B? Si, molto volentieri. Mi piacerebbe allenare in un ambiente dove si fa calcio a tutto tondo. Mi reputo un’aziendalista, penso che allenatore, società e squadra debbano essere un tutt’uno“.