Cannavaro riprende Inzaghi nella ripresa: 2-2 al “Granillo” tra Reggina e Benevento
Il racconto dell'anticipo del "Granillo"
Reggina e Benevento si sfidano al “Granillo” nell’anticipo della quattordicesima giornata del campionato di Serie B 2022/2023.
Gli amaranto, alla vigilia secondi in classifica, arrivano da due vittorie consecutive e puntano a confermare lo strepitoso trend casalingo (5 vittorie, 1 sola sconfitta) anche contro la Strega.
I sanniti, invece, sono reduci dal primo successo targato Cannavaro (2-1 sul campo della SPAL) ma necessitano di ulteriori, immediati punti per staccarsi dalla zona playout e allontanarsi dalla linea rossa.
Primo tempo
Al 7′ primo lampo di Menez: tacco spaziale a sorprendere l’intera di difesa ospite per l’inserimento di Cicerelli: l’esterno amaranto rientra sul destro, ma la sua conclusione termina di molto lontano dall’incrocio dei pali. Al 9′ occasionissima per la Reggina: tiro da fuori di Menez deviato da Leverbe, Canotto si fionda sulla ribattuta a due passi da Paleari, trovando però la decisiva risposta del portiere ospite. Risponde la strega un minuto dopo: tiro da fuori senza pretese da parte di Farias, con Ravaglia che blocca centralmente. Al 17′ colpo di testa di Karic sul primo palo dopo un corner battuto da Farias: palla alta sopra la traversa. Al 18′ tocco di mano di Pastina appena dentro l’area di rigore giallorossa: Zufferli, richiamato dal VAR, decreta il penalty. Dal dischetto si presenta Hernani che batte Paleari, bravo a intuire l’angolo ma non a respingere una conclusione non molto angolata, ma comunque forte e rasoterra dell’ex Genoa e Parma. Il Benevento fatica a costruire trame di gioco produttive, complice il poco movimento di mezzali e attaccanti e le difficoltà nello sfondare sulle fasce derivanti dal pressing puntuale dei giocatori della Reggina. Al 36′ raddoppio amaranto: Hernani mette in mezzo un gran palla dietro per Menez, il quale cicca clamorosamente la sfera ma serve involontariamente un assist a Canotto che, solo davanti a Paleari, deposita in rete di tacco dopo essere stato lui stesso a iniziare l’azione con un dribbling secco su Pastina. Al 41′ grandissima apertura di Schiattarella per Farias, il quale mette in mezzo un violentissimo tiro-cross in area sul quale interviene in spaccata Improta: palla lontana di qualche metro dal secondo palo. Poco altro da segnalare nella prima frazione.
Secondo tempo
Triplo cambio per Cannavaro al via della ripresa per provare a riaprire una gara messasi in evidente salita: fuori Foulon, Pastina e Schiattarella, dentro El Kaouakibi, Forte e Viviani. Al 59′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, i campani la riaprono: mischia in area, il rilancio corto di Di Chiara giunge sui piedi di Improta che batte un Ravaglia con il sinistro. Al 66′, nel momento probabilmente migliore dei sanniti, arriva un altro calcio di rigore a favore dei padroni di casa per un fallo di mano di Improta: dopo un corposo consulto con il VAR, e una on-field review, il fischietto di Udine torna però sui suoi passi, essendo il braccio del calciatore giallorosso palesemente attaccato al corpo al momento dell’impatto con la sfera. All’82’ velenosissimo cross dalla destra di Letizia che viene smanacciato da Ravaglia ma, pochi secondi dopo, Farias apparecchia al limite dell’area per Acampora che, appena entrato, batte Ravaglia sul primo palo. Proteste dei padroni di casa per un presunto fuorigioco di Capellini sull’azione del goal: il difensore, a terra dopo un contrasto, appare in evidente posizione di offside, non ritenuta attiva però da parte del direttore di gara in relazione alla traiettoria della conclusione dell’ex Spezia. All’87’ palla perfetta di Pierozzi per la testa di Rivas: decisivo l’intervento di Paleari che sventa il nuovo vantaggio calabrese. All’88’ altra grande risposta dell’ex Cittadella e Genoa, questa volta su un destro da fuori di Hernani molto insidioso su calcio di punizione. All’89’ ancora il brasiliano a un passo dalla doppietta: colpo di testa su angolo battuto dalla sinistra e pallone a centimetri dal secondo palo. Finale molto teso nei sette di recupero, con una rissa che vede protagonisti su tutti Camporese e Acampora. Il risultato, però, non cambia nonostante il forcing amaranto.