6 Gennaio 2025

Palermo, l’ex ds Rinaudo: “Disordine e confusione, questa stagione dà ancora più valore al mio lavoro! Brunori andava venduto”

L'ex ds rosanero torna a parlare

Rinaudo

Leandro Rinaudo, ex direttore sportivo del Palermo, ha rilasciato un’intervista al Giornale di Sicilia soffermandosi sulla fin qui molto deludente stagione posta in essere dai rosanero. Ecco quanto ripreso da Ilovepalermocalcio.com:

Tra i casi più spinosi c’è quello di Brunori…
«Per me Brunori andava assolutamente venduto quest’estate. Credo che non ci sia stato il coraggio di venderlo e sostituirlo con un altro giocatore altrettanto importante, o addirittura ancora più importante, per poter vincere il campionato dato che l’obiettivo dichiarato è sempre stato quello».

A suo avviso sul mercato quali sono le urgenze maggiori?
«Prima del mercato bisogna creare un po’ più un’identità, avere una linea che secondo me non si sta vedendo. Vedo un bel po’ di confusione, credo sia determinante portare un po’ di equilibrio e serenità, questo credo che Osti possa farlo. Per il resto non mi piace parlare di giocatori perché sennò la colpa è sempre loro, degli allenatori e dei direttori sportivi. Bisogna mettere un po’ di ordine, perché di ordine ce n’è poco».

I tifosi in questo momento sono molto scoraggiati. Si aspettava una contestazione così forte?
«Sinceramente no. Nella mia gestione abbiamo attraversato anche qualche momento poco positivo, ma non si è mai arrivato a tutto questo perché c’è sempre stato equilibrio e c’è stata gestione, anche grazie alla capacità mia e di Corini di conoscere il territorio, oltre al grande amore per questa piazza. La gente in alcuni momenti ha criticato, com’era giusto che fosse, ma allo stesso tempo ha visto un senso di amore da parte mia, per l’essere palermitano e perché ci ho sempre messo la faccia, sono sempre stato vicino a chi ha lavorato con me. Sono molto orgoglioso del lavoro fatto nei due anni e adesso gli do ancora più valore».

Cosa vede nel futuro del Palermo nei prossimi sei mesi?
«Sassuolo, Pisa e Spezia stanno dimostrando di essere più completi e continue, mentre per quanto riguarda i play-off mi sembra ci sia opportunità per tutti rispetto agli anni precedenti. Basti guardare che ai play-off al momento ci sono delle neopromosse come Juve Stabia e Carrarese, poi Cesena e Mantova sono lì vicine. Questo fa capire che è molto più semplice quest’anno rispetto ai precedenti. Il Palermo deve trovare continuità, dare importanza alla classifica sopra, perché l’obiettivo è andare in Serie A, ma allo stesso tempo essere ben attento e umile a quelli che ti stanno dietro, dove il livello si è alzato».

Crede nella Serie A del Palermo?
«Nella vita tutto è possibile, ma allo stesso tempo bisogna essere realisti. Penso che il quarto posto sia possibile, questo può essere un obiettivo per poi affrontare i play-off in un certo modo e magari creare l’entusiasmo che solo Palermo sa creare per trascinare la squadra. Continuo sempre ad essere molto affezionato e tifoso del Palermo e mi auguro assolutamente che il Palermo possa risollevarsi da questa situazione molto negativa».

Alla lunga, invece, dove può arrivare?
«Sono strasicuro che il Palermo andrà in A. Mi sembra anche scontato. La proprietà di soldi ne ha messi tanti e continuerà sicuramente a metterne perché l’obiettivo è portare il Palermo in Serie A. L’unica domanda che mi faccio è: “in quanti anni il Palermo andrà in Serie A?”. Perché se ci andrà tra 4, 5 o 6 anni sarebbe un problema».

E nel suo di futuro cosa c’è?
«Aspetto la chiamata giusta. Nel frattempo mi aggiorno a 360 gradi»

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