Reggiana, Romagna: “Nesta era il mio idolo. A Cagliari presi la 13 per lui”
Le parole del neo-difensore degli Emiliani
Il neo-difensore della Reggiana Filippo Romagna ha parlato ai microfoni di Tuttosport circa il suo passato ed il futuro della sua carriera. Di seguito le sue parole riportate da TMW:
“Sono cresciuto in bianconero con il mito della BBC. Quando arrivai in Primavera e venni aggregato per i primi allenamenti con i grandi, poter vedere da vicino Barzagli, Bonucci e Chiellini era come andare all’Università del calcio. Ho cercato di rubare a tutti e tre un qualcosa. Se ripenso a quel 9 marzo 2020 mi dico che sono stato bravo a tenere duro. L’Italia venne chiusa per lockdown e io mi ruppi il tendine rotuleo del ginocchio. Un calvario. Due giorni dopo il crac ero a Brescia per farmi operare. Feci 16 mesi di riabilitazione poi dovetti tornare sotto i ferri. Continuavo ad avere dolore, non appena provavo a forzare il ginocchio si gonfiava nuovamente. Otto mesi dopo la seconda operazione ce ne fu una terza e poi un quarto intervento, per fortuna risolutivo, a maggio del 2022. Nella stagione scorsa sono stato a completa disposizione del Sassuolo, ma è chiaro che, quando sei fuori da tanto tempo, le gerarchie sono stabilite e trovare posto in una squadra che sta facendo bene non è facile. – continua Romagna – De Zerbi e Dionisi? Stimo molto De Zerbi, lui e Dionisi fanno il calcio che più mi piace, quello in cui anche i difensori partecipano alla manovra.
“Nesta era il mio idolo, a Cagliari presi anche il 13 per lui. Abbiamo già avuto qualche colloquio in ritiro, sento che c’è feeling a pelle, anche con lui si parte con la palla da dietro. Se poi avrò bisogno di qualche altro consiglio c’è anche Chiellini, con cui mi sento ancora. Sono un ragazzo fortunato”.