Sassuolo, il pres. Rossi: “Squadra forte, Grosso a mercato chiuso ha trovato serenità. Derby? Sfugge a ogni logica”
Gara da non sottovalutare
Il presidente del Sassuolo Carlo Rossi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Modena in vista del derby contro i Gialli.
Presidente Rossi, che derby sarà?
«Più equilibrato di quanto dica la classifica. Ma, ovviamente, mi auguro che vinca il Sassuolo».
Sì, però lei non ha mai fatto mistero di essere tifoso anche del Modena.
«Sono nato a Modena ma ormai da 54 anni vivo a Sassuolo e diciamo che la mia modenesità si è inevitabilmente attenuata. Sarei più contento se il Sassuolo risalisse subito in Serie A, per noi è troppo importante».
Dopo la sconfitta di fine agosto con la Cremonese il Sassuolo è decollato.
«Dobbiamo continuare così. A mercato chiuso finalmente mister Grosso ha potuto lavorare con più serenità e si è imboccata la strada giusta. La squadra è competitiva, a guidarla un tecnico grande lavoratore, poche parole e tanti fatti».
E del Modena cosa dice?
«Credo sia una buonissima squadra, il cui potenziale per vari motivi è ancora inespresso. Speriamo non venga fuori proprio contro di noi… Ma la cosa più importante è che ora il Modena ha una società di grandi prospettive: la famiglia Rivetti sta facendo tutti i passi giusti, in campo e fuori, per gettare le basi di un grande futuro».
Sulla carta il Sassuolo arriva meglio a questa sfida.
«Sì, però si sa che i derby sfuggono a qualsiasi regola o previsione. Sono partite particolari, ricordo l’antagonismo che si era creato nelle sfide al Braglia, un clima che rendeva questi derby più difficili. Ne sappiamo qualcosa con quello di ritorno del 2013».
A proposito: nel secondo derby in B del 2009 vinto dal Modena, Zampagna e Rea si lasciarono andare a gesti poco eleganti rivolti ai tifosi canarini. Nel dopo partita intervenne lei.
«Vero. Al fischio finale sono volato negli spogliatoi per scusarmi personalmente con i dirigenti del Modena per i brutti atteggiamenti di Zampagna e Rea».
Nel Modena troverà vecchie conoscenze. Teme la legge dell’ex?
«Spero che Gliozzi si ricordi che la sua carriera è iniziata con una maglia neroverde addosso… Per fortuna pare che Defrel non ci sia, meno male perchè Greg è un giocatore in grado di spostare gli equilibri. Poi Abiuso, sassolese e nipote della mia barista: è bravo, dovremo tenerlo d’occhio. Un altro giocatore che mi piace del Modena è Palumbo, un vero leader».
E poi, sempre in tema di ex, c’è un certo Catellani.
«Mi fa piacere che anche da dirigente Andrea stia facendo strada. Già da giocatore si vedeva che oltre a doti tecniche aveva testa, ora sta dimostrando grandi qualità anche dietro la scrivania. Non ne sono sorpreso».
Berardi può essere l’uomo derby?
«Domenico è rientrato da poco dopo il lungo infortunio, sta sempre meglio e nei due spezzoni che ha giocato con Cittadella e Brescia ha fatto tre assist. Vediamo cosa combinerà nel derby, lui è un giocatore eccezionale».