Alessandria, Rubin: “Da vicentino, un orgoglio battere il Padova. Futuro? Tornerò a Reggio, poi si vedrà…”

RUBIN ALESSANDRIA PROMOZIONE – Matteo Rubin, esperto terzino che con il suo rigore che ha regalato all’Alessandria la promozione in Serie B, ha parlato a TrivenetoGoal.it all’indomani dell’impresa dei Grigi di Moreno Longo:

Festa contenuta dopo l’impresa: “Alle cinque di questa mattina ero già a casa, l’importante era vincere ieri sera. A causa del Covid non abbiamo fatto molto, stasera c’era il giro con il pulmann e questa sera una cena organizzata dalla società ma sono tornato a Padova perchè purtroppo è mancato mio zio. Comunque ripeto che il nostro dovere era fare bene ieri, e ci siamo riusciti”.

“Sicuramente sulle individualità del Padova era messo molto bene: la qualità di Chiricò, Halfredsson e Ronaldo non si discute, noi arrivavamo da un supplementare della partita precedente e ieri è stata tosta”.

Suo il rigore decisivo: “Avrò fatto dieci km di riscaldamento e gli ultimi due minuti il mister mi ha chiesto se me la sentissi di entrare per battere l’ultimo rigore, io non potevo dirgli di no e sono entrato. E’ stata dura: potevo entrare nella gloria o andare sotto terra perchè era tutto nelle mie mani e posso dire che sono stato anche fortunato”.

“Cosa si prova ad eliminare il Padova da vicentino? E’ stato motivo d’orgoglio, una bella soddisfazione vincere così. All’inizio dei playoff ero sicuro che saremmo andati in finale contro il Padova e alla fine dovevamo vincere noi. A Magalini consiglierei Ronaldo, Chiricò e Bifulco potrebbero fare comodo al Vicenza”.

Sul futuro: “Adesso ho questi altri quindici giorni in prestito e poi torno a Reggio dove ho il contratto per un altro anno e vedremo cosa succederà”.