Palermo, senti l’ex Sabatini: “Pensavo che i rosanero sarebbero arrivati ai play-off”
Le parole del DS ex Roma sul Palermo
L’ex DS del Palermo Walter Sabatini si è concesso ai microfoni del Giornale di Sicilia parlando della stagione dei rosanero in questo campionato di Serie B. Di seguito le sue parole:
“Il Palermo ha fatto un campionato dignitosissimo, pensavo a dire il vero, che sarebbe arrivato ai play-off. Ho visto giocare i rosanero più volte, è una squadra ben allenata e propositiva che avrebbe meritato sicuramente di arrivare quantomeno tra le prime otto. Poi devo dire che a Palermo ci sono figure professionali di primissimo livello. Oltre Corini che è un ottimo allenatore, c’è Giovanni Gardini che gestisce la società e per ultimo si è aggiunto Riccardo Bigon con il quale ho lavorato al Bologna. E’ tutta gente molto competente. Quindi, se quest’anno la cosa è sfuggita per un soffia, ci sarà una riproposta l’anno prossimo certamente”.
Sul City Group: “La filosofia del City Group si sposa perfettamente con la piazza di Palermo. L’importante è che ci sia dietro solidità per i prossimi anni e credo che questo non mancherà nel Palermo”.
Sul mercato di gennaio: “Verre e Tutino erano due giocatori che sulla carta avrebbero dovuto far fare alla squadra il salto di qualità e lo sono. Io ci punterei per la prossima stagione? Ad occhi chiusi su tutti e due”.
Su Brunori: “Brunori è andato costantemente in doppia cifra quindi chi vuol pensare a vincere il campionato o andare ai play-off non rinuncia a un giocatore come lui. Su questo non ci sono discussioni”.
Su Corini: “Eugenio era un idolo a Palermo da calciatore, ora non capisco perchè da allenatore non è così e mi meraviglio anche io. I tifosi amavano Baldini? Hanno caratteristiche diverse”.
Sul mancato raggiungimento dei play-off: “Sono cose del calcio, che accadono spesso, risultati che sembrano acquisiti e poi vengono rovesciati imprevedibilmente senza nessun senso. Il fascino del calcio è anche questo”.
Sul futuro: “Nel Palermo i giocatori attuali devono alzare un po’ la loro personale asticella, non ultimi Verre e Tutino. Poi servirà integrare la rosa con almeno tre giocatori, uno per reparto. Dopo saranno sicuramente competitivi visto che ci sarà anche una continuità tecnica, cosa che rappresenta un grande vantaggio”.