Cittadella, Salvi: “Se ci sentiamo arrivati è finita. Piedi per terra ed andare a 100 all’ora”
Le parole del terzino del Cittadella
Il terzino del Cittadella Alessandro Salvi ha parlato in esclusiva ai microfoni di Trivenetogoal circa il momento d’oro dei granata in campionato che stazionano nelle zone nobili della classifica. Di seguito le sue parole:
“Ora viene il difficile. Vincere cinque gare di fila è bello, ma la testa è già rivolta al Modena, una squadra in salute come noi. Siamo un gruppo unito e fantastico. Credo si veda anche in campo e credo ci siano buone basi per puntare a qualcosa di più importante rispetto la salvezza, che non perdiamo mai d’occhio”.
Sul gruppo: “La leggo positivamente. È vero che non abbiamo nessun bomber nei piani alti di questa classifica, al tempo stesso vedo che siamo un gruppo coeso. Poi è chiaro, se tutti gli attaccanti fanno 15 o 20 reti da qui a fine stagione non mi fa certamente schifo. Ripeto siamo un gruppo sano, che lavora bene, concentrati sull’unico obiettivo. Speriamo di continuare così”.
Sul Cosenza: “Sinceramente i calabresi non ci hanno creato grossi problemi, esclusa la situazione del rigore non concesso e la parata di Kastrati nella ripresa. Siamo stati bravi a portare la gara dalla nostra parte, credo il risultato sia meritato”.
Sull’ambientamento in maglia granata: “Mi sento bene. Giocando con continuità prendi maggiore condizione. In carriera non ho mai avuto infortuni gravi e questo è un dettaglio da non sottovalutare. A volte vado gestito rispetto ad un giocatore di 20 anni, ma il mister lo sa e io cerco di arrivare nel migliore dei modi ad ogni gara. Tante volte in campo, quando si può recuperare attivamente, lo faccio. Aiuta me ed anche la squadra”.
Sul momento della squadra: “Non dobbiamo abbassare la guardia e continuare ad allenarci a 1000 all’ora. Se ci sentiamo arrivati è finita. Conosco la B e il girone di ritorno dico già che sarà diverso. Bisogna stare con i piedi per terra. Riconosco che stiamo facendo un grande campionato, ma la strada è lunga. Questi punti servono per la salvezza, poi quando la matematica ci dirà che siamo salvi penseremo ad altro”.