Sampdoria, Pirlo: “Iniziamo a far paura agli altri: ecco perché ci si attacca a tutto. Lotteremo per la Serie A”
Parla Pirlo
Andrea Pirlo scatenato ai microfoni de Il Secolo XIX: l’allenatore della Sampdoria ha parlato di diversi temi soffermandosi sulla percezione che ora c’è sui blucerchiati. Di seguito le sue parole.
Ha la sensazione che iniziate a fare paura?
“Eh sì. Le altre squadre si stanno attaccando a tante cose perché iniziano a preoccuparsi… Avevano paura l’anno scorso e quest’anno vedendo la campagna acquisti ancora di più. Il bello del calcio è avere tutti contro per poi potere gioire solo noi alla fine, quando giochi contro tutto e tutti devi unirti ancora di più. Solo insieme si può uscire dalle situazioni difficili, come abbiamo fatto l’anno scorso e solo insieme si ottengono i risultati”.
Samp tra le favorite?
“Ce la giocheremo fino alla fine. Palermo, Pisa e Cremonese stanno facendo mercato, le tre retrocesse hanno in rosa gente da A. E noi saremo lì a lottare, non possiamo permetterci di non lottare e di non avere il sogno di competere per tornare in A”.
È cambiata anche l’ossatura della squadra, più esperta.
“L’anno scorso avevamo costruito una squadra in un modo e poi invece per tante vicissitudini
ci siamo ritrovati a giocare con tanti ragazzi alla prima esperienza. Hanno fatto benissimo, però
capisci che quando vuoi giocare per vincere la Serie B, è normale che ci sia bisogno di un po’ di
esperienza e fisicità. Abbiamo inserito elementi che hanno vinto campionati, che sanno cosa vuol
dire lottare per certi obiettivi e a loro affiancheremo giovani di prospettiva. Ne abbiamo».
Subito Coda e Romagnoli.
“Parlano le loro carriere. Coda per i gol che ha sempre fatto e campionati che ha vinto, Romagnoli anche se magari non è un nome così altisonante ha una carriera come pochi. Quando io giocavo nel Milan lui era nella Primavera rossonera. Lo ritrovo uguale, con più esperienza, ci darà una grossa mano».
Il mercato è scoppiettante.
«Siamo quasi al 90% della squadra e da lì bisogna cominciare a spingere perché tra poco iniziano le partite che contano. Sono contento che la società mi abbia già messo a disposizione questo tipo di squadra, adesso spetterà a noi non deludere le aspettative. Normale che a fine luglio ci siano ancora dei buchi da coprire, abbiamo visto l’anno scorso, che non puoi affidarti solo a 12/13 calciatori, tenendo conto dei 5 cambi. Più alzi il livello della rosa e più hai la possibilità di sfruttarla al meglio».