Perugia, Santopadre placa gli animi: “Bella vittoria nel derby, ma teniamo i piedi per terra”
Il commento di Santopadre sul Perugia vincente nel derby
Quella appena passata è stata indubbiamente la settimana del Perugia, che nel derby con la Ternana si è imposta e ha rilanciato ulteriormente la sua classifica dopo un momento difficilissimo. Ne ha parlato anche il presidente Massimiliano Santopadre in un’intervista rilasciata a La Nazione ed. Umbria, parlando del momento e della stagione del Grifo.
Ecco le parole di Santopadre:
“È giusto che i tifosi si godano questa settimana, ma noi dobbiamo archiviare il derby immediatamente e pensare alla prossima gara di Pisa. Voglio piedi per terra, perché ogni volta che c’è euforia, poi perdiamo la gara successiva. Invece mi aspetto un risultato venerdì a Pisa. Anche perché il derby sempre tre punti dà e noi siamo a un punto dai play out. Sono terrorizzato dalla troppa festa, ora la squadra è matura e ha raggiunto una consapevolezza diversa, ma è sempre meglio ricordare che nulla è stato ancora fatto. Sono molto contento, è innegabile. Sono rimasto colpito soprattutto dalla curva Nord piena, perché tra pandemia, settore con la capienza ridotta e poi chiusa, erano anni che non si vedeva così. È stato come vederla per la prima volta e non è un caso, secondo me, che con quella spinta abbiamo vinto poi la gara. Quando lo stadio è così, ti trascina e quell’entusiasmo a fine campionato ti porta sicuramente qualche punto in più. Era il mio primo derby in panchina e l’ho vissuto con grande intensità. Venerdì mattina sono andato al cimitero a portare i fiori ad Alberto Tomassini. E guardate che derby abbiamo vinto. C’è chi crede in Dio, io credo nelle persone che ho conosciuto e sono convinto che non ci lasciano mai. All’intervallo del derby abbiamo saputo di Ilario Castagner, chi era fuori e chi in campo ha avuto un motivo in più per dare il massimo. Ha fatto la storia del Perugia e non solo, anche del calcio italiano. Saremo tutti per l’ultimo saluto”.
Capitolo decisioni
“Quando faccio le cose, quando prendo le decisioni lo faccio sempre per il bene del Perugia. Posso anche sbagliare, ma lo faccio perché sono convinto che in quel momento servano, per il bene del Perugia. Non c’è mai cattiveria, comunque, nelle mie decisioni. Non agisco mai perché voglio male ad allenatori o giocatori, ma prendo decisioni perché vedo storture. E vincere il derby con loro in campo mi ha riempito di gioia, hanno capito che bisogna buttare il cuore l’ostacolo. Decido come un professore: devo far andare bene la classe. Non mi sarei mai aspettato di finire ultimo, quella situazione ci ha preso alla sprovvista. Mi aspettavo che sarebbe stato un campionato difficile, ma non pensavo di finire schiantati in quel modo. Se da una parte il cuore mi diceva che non era possibile, dall’altra la paura era tanta. Oggi vedo una squadra che non ha superato tutte le difficoltà, perché il campionato è lungo, ma vedo speranza. Devo dire che anche il ds Castagnini è stato importante in questa rimascita, ci ha portato tanto. Questa non vuole comunque essere una critica per Marco Giannitti“.