26 Ottobre 2024

Carrarese, Schiavi: “Sono partito dall’Argentina per un provino con l’Inter. Carrara mi ha accolto a braccia aperte”

Le parole del giocatore

Lorenz_ph - Carrarese Calcio

Il centrocampista della Carrarese, Nicolas Schiavi, è intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com per parlare della sua carriera, tra passato e presente. Di seguito le sue parole:

LE ORIGINI – “Io sono nato a Rafaela, città in provincia di Santa Fe, e sin da piccolo ho avuto un rapporto speciale con il pallone, la mia è una famiglia di calciatori“.

IL TIFO – “Ho sempre tifato per la squadra della mia città, l’Atletico Rafaela, ho fatto anche 11 ore di macchina per seguire le partite dal vivo”.

L’INTER E IL NOVARA – “Un giorno ero a casa, mi chiama un procuratore e mi dice che avrei dovuto sostenere un provino con l’Inter, partii subito. Dopo una settimana capii, però, che non mi avrebbero preso. Stavo per far ritorno in Argentina quando, all’improvviso, è arrivata l’opportunità del Novara”.

NOVARA – “Abitavamo tutti al centro sportivo, c’era anche Bruno Fernandes. Lo incrociavo spesso e, nel tempo libero, andavamo sul campo a provare le punizioni”. 

LA PUNIZIONE IN CARRARESE-BENEVENTO – “Con il Benevento avrebbe dovuto tirare Cicconi, ma sentivo dentro qualcosa di speciale. Ricordo anche che l’arbitro mi sporcò le scarpe con lo spray, forse ha portato fortuna (ride, ndr)”.

LA CITTÀ – “La mia città è gemellata con Fossano, un comune in provincia di Cuneo. Da noi vivono tanti emigrati italiani”.

L’ESORDIO IN SERIE B – “Ringrazio ancora Marco Baroni e il Novara, quella era una squadra composta da grandi talenti. Per me fu una grande emozione”. 

CARRARA – “Ho trovato una città tranquilla che mi ha accolto a braccia aperte sin da subito. C’è un grande senso di attaccamento alla squadra. Durante i festeggiamenti per la promozione in Serie B si è avvicinato a me un signore anziano, mi ha ringraziato. Probabilmente l’ultima volta che la Carrarese era stata in B lui era presente, lì ho realizzato davvero l’impresa che avevamo appena portato a termine”.

I GOL – “Preferisco non pensarci, non è proprio il mio ruolo (ride, ndr), ma mi fa piacere”. 

IL PRIMO GOL IN SERIE B – “In Argentina era la festa della mamma, lei era venuta apposta in Italia per la partita e sono felice di averle potuto dedicare anche una rete”.

L’ASADO –“Tocca a me, siamo due argentini ma l’altro non ha la griglia”.