29 Settembre 2024

Scontri Genoa-Samp, parlano tre ultras blucerchiati: “Hanno rubato striscioni in un nostro club vuoto! Ingiusto chiudere lo stadio”

La ricostruzione sponda blucerchiata

Simone Arveda/Getty Images - Via One Football

Non accennano minimamente a placarsi le incessanti polemiche a seguito dell’incandescente derby della Lanterna di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria.

I colleghi di Primocanale, a tal proposito, hanno raggiunto tre ultras della Sampdoria che avrebbero partecipato agli scontri post-gara i quali, in versione totalmente anonima, hanno rivelato la propria versione dei fatti. Ecco quanto ripreso da ClubDoria46.it:

“Porte chiuse e trasferte vietate? Sono decisioni di pancia, in tante città è una guerra ogni domenica, come a Roma dove da sempre i tifosi ospiti vengono aggrediti e accoltellati, questo lo sanno tutti, eppure nessuno si è sognato mai di chiudere lo stadio o vietare le trasferte, hanno chiuso due volte la curva dell’Olimpico solo per dei cori razzisti, un’altra assurdità visto che quelli sono solo sfottò e non razzismo perché poi i calciatori di colore delle propria squadra vengono applauditi da tutti. Noi ci siamo, lo devono sapere, e dobbiamo essere rispettati“.

“Hanno rubato degli striscioni in un club vuoto, noi invece la pezza dei diffidati in piazza Alimonda gliel’abbiamo strappata dalle mani, combattendo”.

I genoani dicono abbiamo approfittato del fatto che loro fossero a Milano e in piazza Alimonda ci fossero solo ragazzi visto che i diffidati veri erano a firmare nel commissariato? Fantasie, noi siamo andati in piazza Alimonda perché siamo stufi che ogni volta che passa di lì una persona con la nostra sciarpa venga aggredita da quelli del 5R, era ora di finirla… Adesso è il momento di stare buoni, ci sono le indagini aperte, troppi riflettori su di noi, ma la storia non finisce qui di sicuro”.