Lo sfogo di Baldini, le minacce a Lucioni, l’Ascoli in emergenza: il mercoledì di Serie B
Le notizie più importanti della giornata cadetta
Il mercoledì di Serie B è stato caratterizzato da una moltitudine di avvenimenti. Il notevole flusso di notizie è anche legato alla disputa dei sedicesimi di finale di Coppa Italia, che quest’oggi hanno coinvolto tre squadre cadette. Il Parma ha vinto per 1-0 la sfida col Bari e si è regalato il match con l’Inter a San Siro, il Brescia è stato eliminato col punteggio di 3-1 dallo Spezia. Di seguito gli aggiornamenti più importanti di giornata.
Serie B, le notizie più significative del mercoledì
Baldini si sfoga dopo le dimissioni da Perugia
Dal paradiso al purgatorio, almeno per scelta personale, è questa la storia di Silvio Baldini che prima porta il Palermo in Serie B, poi rompe con gli sceicchi e va a Perugia, ma l’avventura umbra non decolla mai veramente. Dopo la terza sconfitta in altrettante gare arrivano le dimissioni, una sorpresa spiazzante e da comprendere fino in fondo. Silvio Baldini ha parlato a La Gazzetta dello Sport delle motivazioni che lo hanno portato a questa scelta, strizzando anche l’occhio al futuro.
Ecco le parole di Baldini:
“A 64 anni non desidero altro che vivere nella mia maniera, essere fedele a me stesso, al mio bisogno di emozioni forti. Per me la famiglia è tutto, se non sono felice con me non posso esserlo neanche con loro. A Palermo i nuovi proprietari non credevano in me, basti pensare che mi hanno lasciato un anno di contratto mentre a Corini, il mio successore, hanno fatto un biennale. Avevo tre fisioterapisti miei e me ne hanno imposti altri due, insieme ad un preparatore atletico di cui non avevo bisogno. Per Perugia mi dispiace, avevo la fiducia del presidente e del direttore, mi affascinava la città, la favola del Perugia di Sollier, Curi, Vannini, come quella del Cagliari, quando le favole erano ancora possibili. Ho trovato bravi giocatori ma tra loro non c’era quel legame vero che porta risultati. Non era una famiglia. Quando non c’è famiglia, non c’è amore, non c’è passione. Non mi interessano le vittorie dove non c’è amore e spirito di fratellanza, e a Perugia non c’erano le condizioni . Io vedo le cose con il cuore, non con gli occhi. Quando ti accorgi che l’egoismo dei singoli è superiore alla capacità di sognare non puoi farci niente. Non erano i risultati a preoccuparmi, ma le prestazioni di una squadra che si rifiuta di sognare. Il presidente Santopadre ha provato a chiamarmi ma avevo staccato il telefono, quando prendo una decisione è quella.
Ognuno deve essere sè stesso, non si deve vergognare della sua storia. La vita è corta, non sono un tipo che si può adattare, la comodità non fa per me, non mi dice niente. Non ho mai inseguito il denaro, è la mia forza. Non penso al futuro, il futuro è la mia decadenza, io voglio vivere intensamente il presente, essere quello che devo essere. Se si creano le condizioni giuste… Quando verrà la decadenza insopportabile del corpo farò come i cani e i capi indiani. Mi allontanerò, andrò a morire per i fatti miei in montagna. La signora vestita di nero verrà a prendermi e io l’aspetterò. Cercherò di ammaliarla con le parole, le dirò che non ho rimpianti, che non mi è mancato niente”.
Minacce shock per Lucioni ai tempi del Benevento: difensore in Tribunale
Fabio Lucioni, difensore attualmente in forza al Frosinone, si sarebbe recato nelle scorse ore presso il Tribunale di Benevento in virtù di un contenzioso aperto con una 49enne ucraina, residente nella città sannita, che nel 2016 sembrerebbe aver pesantemente minacciato l’allora centrale giallorosso, parte lesa dell’incresciosa vicenda.
Come riporta OttoPagine.it, il caso sarebbe relativo alla gestione di un ristorante: secondo gli inquirenti, la donna, dopo essere scesa da una Smart, né intestata, né in uso alla stessa, si sarebbe avvicinata alle auto del giocatore e del suocero, appoggiando sul parabrezza anteriore delle medesime un foglio con su scritto:
“Capitano, hai messo le mani dove non dovevi, continua a fare solo quello che ti conviene, per ora un semplice avvertimento… Se poi non lo capisci c… tuoi, vedi bene quello che fai (u paes è du paesan). Ti sei messo in mezzo ad una situazione che non dovevi, farai davvero una bella fine, a breve ci faremo tante risate. Il tuo mestiere è il calcio e niente più…”.
Un brutto momento, finito al centro delle indagini della polizia locale che era poi risalita all’imputata la quale lavorava, al pari del marito, nel suddetto locale. Oggi la conclusione dell’istruttoria, con la deposizione di Lucioni e di alcuni testi della difesa: presente anche il vecchio proprietario del ristorante, che ha ricordato di aver proposto alla coppia, prima ancora che all’ex capitano dei sanniti, di rilevare l’attività, sentendosi rispondere però che all’epoca non possedevano le potenzialità economiche per farlo.
A seguire, la discussione: il PM ha chiesto l’assoluzione dell’imputata, di cui la parte offesa non aveva effettuato il riconoscimento, per il mancato raggiungimento della prova. Ha insistito per la completa assoluzione della sua assistita l’avvocato Viviana Oliveri, che ha evidenziato le lacune investigative. Nelle prossime ore la sentenza del giudice Graziamaria Monaco.
Ascoli, è emergenza infortuni: 8 gli assenti con la Samp
Nonostante l’importantissimo successo in casa del Bari in Serie B, non tutti i problemi dell’Ascoli si sono risolti. In vista della gara di Coppa Italia contro la Sampdoria, sono stati diramati i convocati bianconeri. La sorpresa riguarda il numero dei calciatori assenti, che sono ben 8.
Sono 21 i bianconeri convocati da Mister Bucchi per la partita Sampdoria-Ascoli, in programma domani alle ore 18:00 al Luigi Ferraris di Genova e valida per i Sedicesimi di Finale di Coppa Italia Frecciarossa.
PORTIERI: 12 Bolletta, 13 Guarna
DIFENSORI: 17 Adjapong, 33 Botteghin, 20 Donati, 54 Falasco, 21 Giordano, 5 Quaranta, 44 TavcarCENTROCAMPISTI: 8 Caligara, 18 Collocolo, 27 Eramo, 99 Fontana, 32 GiovaneATTACCANTI: 26 Bidaoui, 9 Dionisi, 23 Falzerano, 15 Gondo, 7 Lungoyi, 90 Mendes, 29 Palazzino
Indisponibili: Baumann, Bellusci Buchel, Ciciretti, Gnahoré, Leali, Salvi, Simic