Gli sviluppi del caso Reggina, il ritiro di Buffon, l’Ascoli in cerca di investitori: il martedì di Serie B
Gli eventi più rilevanti di giornata
Gli scenari in casa Reggina destano ogni giorno maggiore incertezza circa il futuro della società amaranto. Da un lato il comunicato della Lega B che desta ottimismo, dall’altro gli scenari foschi delineati dalla Gazzetta del Sud e le parole pesanti di Federico Santander. Di seguito spazio a queste e alle altre notizie rilevanti di giornata.
Serie B, i fatti più significativi del martedì
Caso Reggina, le parole di Santander infiammano la serata
Federico Santander, attaccante della Reggina girato a gennaio in prestito al Guaranì, ha spiegato a Sportitalia.com che ci sono alcuni pagamenti che il club amaranto non ha ancora corrisposto a lui e ad altri ex compagni.
“Dovrei tornare a giugno, anche se con la situazione che c’è alla Reggina, non vedo molti aspetti positivi. Ci sono alcuni pagamenti dovuti non solo a me, ma anche ad altri ex compagni di squadra e parliamo di cifre importanti. Non conosco i dettagli della situazione e non voglio entrare in polemica. Comunque ho un contratto con loro, dovrei tornare, ma vedremo a fine anno di trovare la migliore soluzione.”
Buffon, il ritiro si avvicina: l’annuncio del portiere del Parma
Ospite nella serata di ieri della Bobo TV, Gianluigi Buffon, iconico portiere del Parma, ha parlato del suo futuro: “Continuare fino al prossimo Mondiale? È un pensiero che ho accantonato. Alle volte la vita ti lancia dei messaggi e devi saperli accettare. Mi dispiace, ma bisogna accettare la sconfitta, lo dico con il cuore in mano, perché penso che per quello che ho fatto e per come mi sono speso nel calcio ritengo che il sesto Mondiale sarebbe stato un traguardo unico, per non dire meritato. Per due volte non sono riuscito a centrarlo, perché non sono andato né con Ventura né con Mancini, tra l’altro in quest’ultimo caso non mi hanno chiamato, dunque è stata raccontata un’eventualità che sarebbe forse rimasta un’illusione, ma ho fatto una carriera nella quale avrei potuto disputare sette Mondiali, considerando inoltre la forma che sento di avere.
Ritengo di poter fare ancora oggi, nell’arco di una stagione, quindici-venti partite a grandissimi livelli. Su questo non ho alcun dubbio, perché mi accorgo che quando ho il focus acceso riesco a trovare dei tempi e delle letture che avevo vent’anni fa. Detto ciò, è chiaro che se devo ragionare in ottica di progetto o di ripartire con un’annata di campionato, coppa e Champions, non durerei nemmeno venti giorni. Credo che tutto abbia un inizio e in una fine, ritengo che la mia fine sia stato giusto farla capitare in quel preciso momento.
Il mio futuro? Se dovesse continuare l’entusiasmo e la convinzione nelle cose che mi sono proposte, posso andare avanti, ma ho la seguente idea: smettere in questa stagione, al massimo la prossima. Quello che dovevo fare l’ho fatto, sono trent’anni che gioco“.
Ascoli, Red Bull no ma soci sì: la situazione
Smentita in maniera chiara la possibilità di ingresso nell’universo Red Bull, Massimo Pulcinelli ha dunque allontanato il suo Ascoli da un futuro che non è quello immaginato da lui e dal suo gruppo di lavoro.
Ad ogni modo, come racconta quest’oggi il Corriere Adriatico, il patron del Picchio continua a cercare alleati per reggere il peso di una società che gli costa parecchio. In questa stagione, si legge, sono già tre i gruppi che hanno manifestato interesse, ma la questione verte sempre attorno all’affidabilità di tali soggetti. La conseguenza, dunque, è che al momento la strada da seguire è ancora quella indicata da Pulcinelli, che continua a guardarsi attorno e si muove anche su altri fronti.