Bari, Sibilli: “Marino non era un problema, eravamo spenti ma Iachini sapeva dove mettere le mani”
Sibilli racconta il momento che sta vivendo il Bari
Giuseppe Sibilli è l’uomo della settimana in casa Bari. Il suo gol su rigore ha permesso ai galletti di prendersi i 3 punti contro la Feralpisalò, con Sibilli che ha firmato il suo nono gol in questo campionato. Intervistato nel corso della puntata di Buongiorno Bari per RadioBari, Sibilli ha parlato del suo gol, del cambio di allenatore e del momento che sta vivendo la squadra.
Ecco le sue parole riportate da pianetabari:
“Non penso di essere arrivato già in doppia cifra, manca ancora un gol. C’è ancora un passo grande da fare, ma sono molto felice perché comunque il nono è valso una vittoria molto importante per il Bari. In carriera avrò fatto pochi gol, ma sempre reti che portavano punti. L’infortunio non è stato così grave come avevamo inizialmente pensato. Ho fatto giusto qualcosina con la squadra in settimana. Fortunatamente ho dovuto fare solo delle fasciature. Adesso sto abbastanza bene, dopo la partita ho solo fatto delle cure insieme allo staff che mi ha aiutato in questi giorni e ringrazio. Mi ha fatto piacere l’applauso della gente alla mia uscita dal campo. Marino non era un problema, anzi lo saluto con grande affetto perché è una brava persona e mi ha dato tanto. Era però un Bari spento. Ritengo che i precedenti allenatori, sia un po’ per colpa nostra sia un po’ per demeriti loro, non sono riusciti tirare fuori le qualità caratteriale del gruppo. Iachini avendolo già di suo è stato bravo in questo. Noi abbiamo buoni margini, ma serviva questa scossa che non c’è stata dall’inizio della stagione. Si vede che è un Bari più combattivo, che lotta di più, che sta sempre concentrato per 90 minuti. Ricordo che abbiamo buttato tanti punti negli ultimi 10-15 minuti. Iachini sapeva dove doveva mettere le mani e si è visto. C’è ancora da coinvolgere tutti, ma si vede che Iachini è partecipe con tutta la rosa. Ci sono tanti giocatori che hanno giocato poco e sono convinto che ci potranno dare una mano. Spero di essere come squadra al 70%, per arrivare alla fine di questo percorso dove ci possiamo togliere qualche soddisfazione e saremo molto pericolosi per gli altri. Ci aspettano due trasferte molto complicate, contro due squadre costruite per fare un campionato importante. Serve determinazione, consapevolezza e la forza, quella che ti aiuta negli obiettivi. Io ci credo ed è la cosa più bella“.