Domini: “Manca ancora qualcosa al Brescia per chiudere nei primi due posti. Spal? La squadra si sta riprendendo e nel girone di ritorno risalirà ulteriormente”
SPAL BRESCIA DOMINI – Sergio Domini, doppio ex di Brescia e Spal, ha parlato delle due compagini in vista della gara di sabato tra i biancazzurri e le rondinelle. Queste le sue parole a Il Resto del Carlino: “La Spal mi piace e ha le qualità per giocarsela. Le rondinelle però saranno affamate e considerando […]
SPAL BRESCIA DOMINI – Sergio Domini, doppio ex di Brescia e Spal, ha parlato delle due compagini in vista della gara di sabato tra i biancazzurri e le rondinelle. Queste le sue parole a Il Resto del Carlino: “La Spal mi piace e ha le qualità per giocarsela. Le rondinelle però saranno affamate e considerando che lo stesso giorno giocano Pisa e Lecce, sommetto che faranno di tutto per rosicchiare qualche punto. Mi aspetto una bella partita con episodi e errori che come al solito faranno la differenza. Spal? Il gruppo mi sembra assortito abbastanza bene con giocatori giovani talentuosi e giocatori d’esperienza come Pomini, Mancosu e Melchiorri che stanno garantendo un contributo importante. E poi c’è un certo Rossi…Pepito? E’ un’operazione che mi affascina e a quanto pare sta già producendo gli effetti sperati. Se lui ha davvero voglia di mettersi in gioco e fare sacrifici è un giocatore straordinario che senza quegli infortuni avrebbe fatto una carriera diversa. Tacopina? Prima o poi le proprietà sono destinate a cambiare ed è accaduto anche alla Spal. Mi sembra che Joe abbia ridato entusiasmo al club e sono sicuro che dopo un anno interlocutorio farà degli investimenti con l’obiettivo di tornare in Serie A. Questa stagione non è iniziata benissimo, però la squadra si sta riprendendo e nel girone di ritorno risalirà ulteriormente. Il Brescia è stato costruito con l’obiettivo della Serie A però al momento il rendimento delle rondinelle è troppo altalenante. Alternano bellissime prestazioni con vittorie esaltanti, soprattutto in trasferta, con scivoloni preoccupanti. Penso che in qualche modo lotteranno per la promozione diretta fino alla fine, ma per chiudere nei primi due posti manca ancora qualcosa. Il fattore campo? Il gioco del calcio è cambiato in maniera radicale rispetto al passato. Innanzitutto le difese meno arcigne e l’atteggiamento propositivo di tante squadre inevitabilmente espone alla ripartenza degli avversari. Inoltre, fuori casa si trovano più spazi per colpire. Le mie stagioni al Brescia dal 1991 al 1994 non furono di certo banali, considerando che conquistammo due promozioni in Serie A e rimediammo una retrocessione in Serie B. Conservo bei ricordi, pure della stagione finita male: è una piazza complessa, con una tifoseria esigente che dà e pretende tanto. Ma soprattutto non posso dimenticare mister Lucescu, un vero e proprio maestro del calcio che ha lanciato tanti giovani. E ovviamente Hagi, un giocatore con un cambio di passo pazzesco che quando aveva voglia vinceva la partita da solo”.