SPAL, l’ex Gasparetto: “Quando si commettono tanti errori la retrocessione è la naturale conseguenza. La Serie C è tosta”
Il pensiero dell'ex difensore degli estensi
In casa SPAL si riflette in vista della prossima stagione.
Dopo la retrocessione in Serie C sono tanti gli interrogativi in casa estense, dalla guida tecnica alla rosa. Daniele Gasparetto, ex difensore dei ferraresi, è intervenuto ai microfoni del “Quotidiano Sportivo” per parlare della stagione di Nainggolan e compagni. Ecco le sue parole, riprese da calciospal.it:
“La squadra era partita con altri presupposti anche se è evidente che Tacopina avesse sparato troppo alto. Detto questo, non pensavo che la Spal si sarebbe ritrovata a lottare per non retrocedere. Sono stati commessi tanti errori, da allenatori che non avevano i giocatori giusti per il proprio gioco all’esonero del direttore sportivo, passando per un presidente poco presente ma che voleva incidere tanto”.
Sui tecnici che si sono alternati durate l’anno. “Tacopina non è mai stato convinto di confermare Venturato, e alla prima difficoltà lo ha esonerato. È stata una decisione figlia della sua ambizione, così come la scelta di De Rossi, sul quale però vado controcorrente. A me DDR piaceva, anche se col senno di poi ammetto che si poteva puntare su un profilo diverso, con maggiore esperienza. Mi spiego meglio: De Rossi andava preso in estate, quando già era stato accostato alla Spal, non in quella situazione con giocatori non funzionali alle sue idee. Inoltre, a gennaio non ha avuto la possibilità di incidere sul mercato: questo per me è stato tra gli errori principali della stagione“.
Sulla retrocessione.”Mi dispiace dirlo, ma la Spal ha meritato di retrocedere. Ho sperato fino all’ultimo che non accadesse, però quando si commettono così tanti errori in un campionato così equilibrato la retrocessione è la naturale conseguenza“.
Sul futuro. “Penso che Tacopina alla fine resterà. E lo spero, perché non vedo un futuro roseo senza di lui. Ripartire da zero è difficile: non ci sono proprietari come i Colombarini all’orizzonte. La serie C è tosta, ma rispetto alla B quattro o cinque squadre per ogni girone sono nettamente più forti della altre. La Spal probabilmente finirà nel girone B, dove il rivale principale potrebbe essere il Cesena. E poi il Perugia, la Virtus Entella e forse il Pescara. È un campionato che bisogna assolutamente vincere, perché i playoff sono una lotteria. Mi auguro che la gente capisca che nulla è scontato, e continui a seguire la squadra con entusiasmo senza mugugnare”.
Sui ricordi alla SPAL. “Sono stati anni irripetibili, nei quali si percepiva l’affetto della tifoseria nei nostri confronti. I risultati hanno aiutato, ma va detto che il contesto della serie C era diverso, così come il rapporto coi giocatori. Nelle categorie superiori ci sono dinamiche diverse che creano più distacco“.